Le forze armate russe hanno lanciato un attacco missilistico su Sumy, una città nel nord-est dell’Ucraina, provocando un grave bilancio di vittime. Il sindaco Artem Kobzar ha confermato che l’attacco ha causato numerosi morti tra la popolazione civile, dichiarando: “In seguito all’attacco, ci sono molti morti. Il nemico ha colpito di nuovo la popolazione civile”. Secondo le prime stime, più di 20 persone hanno perso la vita, mentre il numero dei feriti è salito a 83, inclusi 7 bambini, come riportato dal ministro degli Interni ucraino, Igor Klymenko.
Il Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza ucraino ha sottolineato che l’attacco è stato deliberatamente eseguito durante la Domenica delle Palme, un giorno di particolare significato religioso, con l’intento di aumentare il numero di vittime. Andriy Kovalenko, responsabile del centro, ha affermato che i russi hanno pianificato l’attacco per massimizzare il suo impatto devastante.
L’attacco ha coinvolto due missili balistici che hanno colpito diverse aree della città, danneggiando gravemente edifici residenziali e infrastrutture. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha descritto l’evento come un “terribile attacco missilistico russo su Sumy”, evidenziando come i missili abbiano colpito una strada cittadina, mettendo in pericolo la vita quotidiana dei cittadini: “case, istituti scolastici, auto in strada”.
In un messaggio condiviso sui social media, Zelensky ha sottolineato la gravità della situazione, affermando che l’attacco è avvenuto in un giorno in cui molte persone si recano in chiesa per celebrare la Domenica delle Palme, definendo l’azione russa come un atto di barbarie: “Solo un ba***do può fare tanto”. Ha inoltre esortato la comunità internazionale a rispondere con fermezza, affermando: “Il mondo deve rispondere con fermezza. Gli Stati Uniti, l’Europa, tutte le persone che vogliono la fine di questa guerra e delle uccisioni”.
Zelensky ha continuato a esprimere la sua indignazione, affermando che la Russia sta cercando di instaurare un clima di terrore e sta prolungando il conflitto. Ha avvertito che senza pressioni significative su Mosca, la pace rimarrà irraggiungibile: “Senza pressioni su Mosca, la pace è impossibile”. Ha anche sottolineato l’urgenza di un’azione concreta, affermando: “Le parole non hanno mai fermato gli attacchi missilistici e le bombe” e ha chiesto che la Russia venga trattata come merita: “come meritano di essere trattati i terroristi”.
Il bilancio delle vittime e la devastazione causata dall’attacco di oggi a Sumy evidenziano la continua escalation della violenza nel conflitto tra Ucraina e Russia. La comunità internazionale sta seguendo attentamente gli sviluppi della situazione, mentre il governo ucraino continua a chiedere supporto e solidarietà.
La condanna dell’attacco è stata unanime tra i leader mondiali, che hanno espresso la loro preoccupazione per la sicurezza dei civili e hanno ribadito il loro impegno a sostenere l’Ucraina. L’episodio di Sumy si aggiunge a una lunga lista di attacchi contro la popolazione civile ucraina, sollevando interrogativi sulla strategia militare russa e sulla necessità di una risposta coordinata da parte della comunità internazionale.
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