Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito il Myanmar oggi, intorno alle 12:50 ora locale, con epicentro localizzato 16 chilometri a nord-ovest di Saigang, nel centro del Paese. Il sisma è stato avvertito in gran parte del Sud Est asiatico, inclusi Thailandia, India, Laos, Vietnam e Cina, causando vittime e danni significativi. La giunta militare al potere in Myanmar ha diffuso un primo bilancio ufficiale che parla di almeno 144 morti e 732 feriti, ma si teme che il numero delle vittime possa aumentare nelle prossime ore.
Secondo le informazioni fornite dal leader militare del Myanmar, Min Aung Hlaing, il bilancio attuale delle vittime include 96 morti a Nay Pyi Taw, 18 a Saigang e 30 a Mandalay. Per quanto riguarda i feriti, 132 sono stati registrati a Nay Pyi Taw e 300 a Saigang, mentre i numeri relativi ad altre aree sono ancora in fase di accertamento. Le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza in sei regioni del Paese, mentre i soccorsi continuano a lavorare per cercare superstiti tra le macerie.
Il terremoto ha avuto effetti devastanti non solo in Myanmar, ma anche nei Paesi vicini. In Thailandia, a Bangkok, il crollo di un grattacielo ha provocato almeno tre vittime, mentre altre cinque persone sono state confermate decedute in diverse località del Myanmar. La scossa principale è stata seguita, appena 12 minuti dopo, da una forte scossa di assestamento di magnitudo 6.4, che ha ulteriormente aggravato la situazione.
L’Usgs (United States Geological Survey) ha descritto l’evento come estremamente potente, sottolineando che la scossa principale è stata 300 volte più forte di quella che colpì Amatrice nel 2016. Secondo gli esperti, è probabile che il numero delle vittime possa raggiungere le migliaia, considerando l’entità del sisma e la vulnerabilità delle strutture nelle aree colpite.
Nel frattempo, la Farnesina ha comunicato che, al momento, non risultano cittadini italiani coinvolti nel disastro. Le autorità italiane stanno comunque monitorando la situazione in collaborazione con le ambasciate e i consolati presenti nella regione.
Le immagini provenienti dalle zone colpite mostrano scene di distruzione: edifici ridotti in macerie, strade danneggiate e intere comunità in ginocchio. Le operazioni di soccorso sono rese particolarmente difficili dall’entità dei danni e dalla vastità dell’area interessata. Squadre di emergenza e volontari stanno lavorando senza sosta per cercare sopravvissuti e fornire assistenza ai feriti. Tuttavia, la mancanza di infrastrutture adeguate e le difficoltà logistiche rappresentano un ostacolo significativo.
Il terremoto ha anche sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza degli edifici in tutta la regione. Molte delle strutture colpite non erano progettate per resistere a scosse di tale intensità, evidenziando la necessità di migliorare gli standard di costruzione in queste aree ad alto rischio sismico.
Il bilancio delle vittime è destinato a salire man mano che emergono nuove informazioni dalle zone più remote e difficili da raggiungere. Gli esperti stanno valutando l’impatto complessivo del sisma, che potrebbe avere conseguenze a lungo termine per il Myanmar e i Paesi vicini.
Add comment