Striscia la Notizia torna a puntare il dito contro il programma Affari Tuoi, accusandolo di non essere basato esclusivamente sul caso, come dichiarato dai suoi autori. In un servizio in onda il 28 marzo, il tg satirico mostrerà presunti metodi utilizzati per garantire che i pacchi più ricchi arrivino fino alla fine della puntata. Tra le prove presentate, un fuori onda risalente al 2017, quando il programma era condotto da Flavio Insinna, che confermerebbe la strategia adottata dagli autori per influenzare le dinamiche del gioco.
Da giorni, Striscia la Notizia critica apertamente l’aleatorietà del format Rai, definendola una “strategia editoriale” piuttosto che un vero elemento casuale. Secondo il tg satirico diretto da Antonio Ricci, gli autori di Affari Tuoi avrebbero adottato un sistema per individuare i numeri fortunati dei concorrenti durante i colloqui preliminari, utilizzandoli poi per abbinare i pacchi più ricchi. A sostegno di questa tesi, Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha dichiarato che durante la sua partecipazione al programma gli fu impedito di assistere alla procedura di abbinamento pacchi-premi. In un intervento trasmesso da Striscia, Dona ha spiegato: “Perché ognuno ha i suoi numeri fortunati. E – in fase di colloquio con gli autori – spesso viene addirittura richiesta una graduatoria all’interno dei numeri preferiti”.
La polemica si è intensificata con il ripescaggio di un fuori onda del 2017, che verrà trasmesso durante la puntata di Striscia del 28 marzo. L’episodio riguarda una concorrente che, secondo il tg satirico, avrebbe inconsapevolmente mandato all’aria la strategia degli autori accettando la prima offerta di 45.000 euro anziché proseguire il gioco. Il pacco da 150.000 euro, infatti, era stato abbinato al suo numero fortunato, ma la decisione della concorrente di fermarsi ha scatenato una reazione furiosa da parte di Flavio Insinna, documentata nel fuori onda. Nella registrazione, già diffusa in passato, il conduttore avrebbe detto: “La si porta di là, la si colpisce al basso ventre e dici: ‘Adesso tu rientri e giochi! Perché è Raiuno non è Valle d’Aosta News mortacci tua!’”. Dopo questo episodio, secondo Striscia, i concorrenti avrebbero smesso di accettare le prime offerte in denaro, seguendo probabilmente indicazioni ricevute dagli autori.
La questione sollevata da Striscia la Notizia non è nuova. Negli anni, il tg satirico ha spesso attaccato Affari Tuoi, mettendo in dubbio la trasparenza delle sue dinamiche. Tuttavia, il programma Rai ha sempre respinto le accuse, sostenendo che il gioco sia basato esclusivamente sul caso e sull’aleatorietà delle scelte dei concorrenti. Recentemente, anche il conduttore Stefano De Martino, attuale volto del programma, ha difeso il format, ribadendo che l’unico elemento a guidare il gioco è la casualità.
L’accusa di manipolazione, però, trova terreno fertile tra chi già in passato aveva sollevato dubbi sulla gestione del programma. Secondo Striscia, le corrispondenze tra i numeri fortunati dichiarati dai concorrenti e i pacchi più ricchi sarebbero troppo frequenti per essere casuali. Il tg satirico promette di dimostrare questa tesi con ulteriori prove durante il servizio in onda questa sera.
La rivalità tra Striscia la Notizia e Affari Tuoi è una delle più longeve della televisione italiana. Da un lato, il tg satirico ha sempre cercato di smascherare presunte irregolarità nei programmi concorrenti; dall’altro, il format Rai ha continuato a mantenere un ampio seguito, nonostante le critiche. Il caso del fuori onda di Flavio Insinna rappresenta solo l’ultimo capitolo di una lunga serie di accuse, ma resta da vedere se questa nuova offensiva di Striscia avrà conseguenze concrete o se si limiterà a riaccendere il dibattito tra i telespettatori.
Al momento, né Flavio Insinna né gli autori di Affari Tuoi hanno commentato le nuove accuse. Anche la Rai non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, preferendo mantenere il silenzio sulla vicenda. Nel frattempo, i social network si sono riempiti di opinioni contrastanti: c’è chi sostiene le accuse di Striscia, chiedendo maggiore trasparenza nei format televisivi, e chi difende il programma, considerandolo un semplice intrattenimento senza pretese di autenticità assoluta.
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