Una bambina di appena 11 anni è stata vittima di un’aggressione a Mestre, in provincia di Venezia. Giovedì scorso, nel tardo pomeriggio, la piccola è stata seguita da uno sconosciuto mentre tornava a casa. L’uomo, un 45enne, l’ha pedinata fino alla porta di casa, dove si è consumata la violenza. Nonostante fosse ancora giorno, nessuno si è accorto di quanto stava accadendo.
Grazie al racconto della bambina e alle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, i carabinieri sono riusciti a identificare il presunto aggressore in poche ore. Si tratta di Massimiliano Mulas, un uomo di 45 anni originario della Sardegna e residente in provincia di Cuneo. Mulas è già noto alle forze dell’ordine per precedenti violenze sessuali. Nel 2007, il Tribunale di Padova lo aveva condannato per aver rapinato e violentato due studentesse universitarie. In passato, era stato anche accusato e condannato per tentata violenza sessuale su una turista in Trentino e per altri reati, tra cui un episodio particolarmente macabro in cui aveva mutilato un cane.
Secondo le ricostruzioni, la bambina, che era sola, si era accorta di essere seguita e aveva cercato di proteggersi chiamando un’amica al telefono, sperando di scoraggiare l’aggressore. Tuttavia, l’uomo ha continuato a seguirla fino a casa, aspettando che la piccola aprisse la porta per aggredirla alle spalle. La violenza si è consumata all’interno dell’abitazione.
Le urla della bambina hanno allertato l’amica al telefono, che ha immediatamente avvisato i genitori e i soccorsi. Al loro arrivo, l’aggressore si era già dileguato. La piccola è stata assistita dal personale sanitario e supportata da psicologi, mentre le forze dell’ordine si mettevano sulle tracce dell’uomo.
Grazie alle testimonianze e ai filmati delle telecamere, i militari hanno identificato Mulas, che è stato arrestato con l’accusa di violenza aggravata. Lunedì è previsto l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip, ma i legali dell’uomo hanno già annunciato che si avvarrà della facoltà di non rispondere.
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