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Sanremo 2025, Tony Effe e il “collana-gate”: scatta l’esposto del Codacons, il rapper risponde così



Il caso della collana di Tony Effe a Sanremo 2025 divide il pubblico. Il Codacons passa alle vie legali, il rapper si difende.



Sanremo 2025 continua a far parlare di sé, e questa volta al centro della polemica c’è Tony Effe, uno degli artisti più discussi di questa edizione. Alla sua prima partecipazione al Festival, il rapper romano ha gareggiato con il brano Damme ‘na mano, classificandosi al 25° posto. Ma a far discutere non è stata solo la sua performance musicale, bensì il cosiddetto “collana-gate”, un caso che ha scatenato reazioni accese sui social e persino un esposto da parte del Codacons.

Il caso della collana: cosa è successo

Tutto è iniziato durante la seconda serata del Festival, quando la Rai ha impedito a Tony Effe di salire sul palco con una collana, un accessorio che fa parte del suo look iconico. Secondo Viale Mazzini, la decisione era conforme alle regole sui brand visibili: “Il marchio visibile non è ammesso in nessun caso e verrebbe occultato. Per quanto riguarda gli oggetti che non hanno marchi evidenti ma sono facilmente riconoscibili, si invita l’artista a non indossarli”.

La reazione del rapper non si è fatta attendere. Attraverso i suoi profili social, Tony Effe ha lanciato una provocazione diretta al conduttore del Festival, Carlo Conti, scrivendo: “Se stasera mi levano i gioielli, sali tu a cantare, Carlo Conti”. Un messaggio che ha immediatamente fatto il giro del web, dividendo il pubblico tra chi sosteneva il rapper e chi lo criticava per il suo atteggiamento.

Alla fine, il rapper è riuscito a tornare sul palco con il suo look abituale, ma la vicenda non si è conclusa lì.

L’intervento del Codacons: scattano le vie legali

Poco prima della finale, è arrivata la notizia che il Codacons ha deciso di agire per vie legali contro Tony Effe e la Rai. In un comunicato ufficiale, l’associazione ha dichiarato:

“Il comportamento di Tony Effe viola palesemente gli accordi contrattuali assunti dal rapper e rappresenta un danno per milioni di telespettatori, esposti a una forma di pubblicità occulta a favore di un marchio commerciale. Per questi motivi, domani sarà depositato un formale esposto del Codacons all’Agcom, con cui si chiede di sanzionare pesantemente sia Tony Effe che la stessa Rai, colpevole di non aver impedito l’illecito.”

L’annuncio ha ulteriormente alimentato le polemiche, con il pubblico che si è diviso tra chi accusa il rapper di aver infranto le regole e chi lo difende, sostenendo che si tratti di una questione esagerata.

La risposta di Tony Effe

Durante l’ultima conferenza stampa del Festival, Tony Effe ha affrontato la questione con un tono tranquillo ma deciso. Alla domanda dei giornalisti sulla vicenda, il rapper ha risposto brevemente: “Risponderanno i miei avvocati”, lasciando intendere che non intende arretrare di un passo.

Nonostante il 25° posto in classifica, Tony Effe ha catalizzato l’attenzione mediatica, confermandosi uno degli artisti più discussi di questa edizione. Il caso della collana ha acceso un dibattito che va oltre la musica, toccando temi come la libertà di espressione e il rispetto delle regole.

Il dibattito sui social

Sui social, il “collana-gate” è diventato virale, con hashtag come #TonyEffeSanremo e #CollanaGate in tendenza per ore. Molti fan hanno difeso il rapper, accusando la Rai di essere troppo rigida nelle sue regole. “Lasciatelo esprimere, è il suo stile!”, ha scritto un utente su X. Altri, invece, si sono schierati con il Codacons, sostenendo che le regole devono essere rispettate da tutti gli artisti in gara.



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