Martina Ciontoli, ex fidanzata di Marco Vannini, ha ottenuto la possibilità di lavorare all’esterno dopo aver scontato un terzo della sua condanna, che ammonta a nove anni e quattro mesi per il suo coinvolgimento nell’omicidio di Marco Vannini. La decisione, presa dal magistrato di sorveglianza in accordo con il carcere di Rebibbia, consente a Martina Ciontoli di svolgere un’attività lavorativa in un bar situato nella zona di Casal del Marmo, a Roma, durante i giorni feriali, con l’obbligo di rientrare in carcere la sera.
Lavoro in un contesto protetto per Martina Ciontoli
Il nuovo incarico di Martina Ciontoli la vedrà impegnata nel bar interno della Scuola superiore per l’Educazione penale “Piersanti Mattarella”, una struttura gestita dal Ministero della Giustizia. Questa scuola, dedicata alla formazione di dirigenti e dipendenti dell’amministrazione giudiziaria, offre un ambiente protetto, garantendo che la giovane donna continui a scontare la sua pena pur avendo accesso a un’opportunità lavorativa. L’orario di lavoro dovrebbe coprire un turno di sette ore, dal lunedì al venerdì, probabilmente dalle 7:30 alle 14:30, come riportato da Il Messaggero.
L’omicidio di Marco Vannini e il coinvolgimento della famiglia Ciontoli
Martina Ciontoli, insieme ad altri membri della sua famiglia, era stata arrestata per il coinvolgimento nell’omicidio di Marco Vannini, che ha scosso l’opinione pubblica italiana. La tragedia è avvenuta nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015, quando Marco Vannini venne colpito da un proiettile nella villa della famiglia Ciontoli, in via Alcide De Gasperi, a Ladispoli, un comune situato nel litorale nord della provincia di Roma.
Dopo aver scontato una parte della pena, la decisione di concedere a Martina Ciontoli di lavorare all’esterno potrebbe rappresentare un passo verso il suo reinserimento sociale, mentre continua a rispettare le condizioni imposte dalla giustizia.
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