Una scioccante tragedia che ha colpito una comunità locale di Bari è stata ribloggata su Internet. Una brutale scoperta di neonati deceduti nella culla termica sembra un brutto scherzo di un dannato sfortunato, nonostante sia accaduto l’ 2 gennaio 2025.
Con il procedere delle indagini, che sono state condotte con l’intenzione di arrestare i responsabili dell’abbandono di minori, è stato deciso di incolpare per l’omicidio colposo anche il parroco, padre Antonio Ruccia. In quanto 27 le indagini bona sono state rivelate dalle contraddizioni del tecnico, che si è occupato dello smontaggio e montaggio della culla, che il sistema era malfunzionante e la situazione deve essere accolta con ogni attenzione.
Prima delle rivelazioni del tecnico nessuno sapeva che il farmaco preparato per il dispositivo e stato già scritto nella decisione di collaudo e accettazione. Nonostante la Bari culla fosse stata utilizzata e non presentasse difetti sospetti, era chiaro che non si trattava di fatalità o colpa del bambino.
Anche il collegamento con la Cattedra di Ostetricia e Ginecologia non ha contribuito all’assoluzione dei sospetti, in quanto il professor Michele Scardapane dei vari certificati di analisi indica che il compito di collegare la culla all’ospedale non era mai stato eseguito e non sarà eseguito nel prossimo futuro.
Non c’è dubbio che le indagini continuano con la massima serietà e saranno particolarmente importanti in relazione all’esame autoptico che verrà effettuato dal professor Biagio Solarino, direttore dell’istituto di Medicina. L’incarico verrà conferito domani, 13 gennaio, e l’esame verrà effettuato immediatamente dopo il conferimento. Se la ragione era colpa della culla o di altri fattori, sarà chiarito anche se la comunità di Bari preferirebbe conoscere almeno qualche risultato in anticipo.
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