La premier Giorgia Meloni ribadisce l’importanza delle garanzie di sicurezza per Kiev, la competitività economica e il riarmo europeo. Focus su immigrazione e politica commerciale.
Nelle conclusioni approvate oggi dal Consiglio Ue a 26, è stato confermato il sostegno a Kiev e l’appoggio agli sforzi americani per una pace giusta in Ucraina. Lo ha dichiarato la premier Giorgia Meloni ai giornalisti durante il summit con i 27 leader a Bruxelles.
Meloni ha sottolineato l’importanza di fornire garanzie di sicurezza a Kiev, ispirate all’articolo 5 della Nato, che prevede una risposta collettiva in caso di aggressione a uno Stato membro.
Competitività e mercato europeo
Sul tema della competitività, Meloni ha evidenziato che, sebbene il processo non sia ancora abbastanza rapido, si sta procedendo nella direzione giusta con obiettivi ambiziosi. La premier ha apprezzato il riferimento alla neutralità tecnologica e al settore dell’automotive nella dichiarazione finale del Consiglio.
Meloni ha ribadito la richiesta italiana di ridurre gli oneri burocratici entro la fine del 2025, sottolineando che nella parte dedicata alla competitività si fa riferimento anche alla necessità di potenziare l’unione dei mercati dei capitali e di sostenere gli investimenti privati per la difesa. Il modello di riferimento è quello di InvestEu, una proposta avanzata proprio dall’Italia.
Politica estera e Medio Oriente
Meloni ha definito la bozza sulla situazione in Medio Oriente come “molto equilibrata”, sottolineando quanto sia difficile trovare una convergenza su un tema così delicato tra tutti i membri dell’Unione.
Immigrazione e accordo con l’Albania
Un altro tema chiave affrontato è stato quello dell’immigrazione. Meloni ha auspicato una rapida definizione della lista europea dei Paesi sicuri, sostenendo che questa misura potrebbe risolvere molte criticità legate alla gestione dei flussi migratori.
A margine del summit, Meloni ha incontrato i suoi omologhi danese e olandese per promuovere una nuova riunione informale tra alcuni degli Stati membri più coinvolti nella gestione dell’immigrazione. La premier ha citato come esempio il protocollo con l’Albania, che rappresenta una delle cosiddette “soluzioni innovative” per la gestione dei migranti.
La polemica sul manifesto di Ventotene
Rispondendo alle polemiche sul manifesto di Ventotene, Meloni ha dichiarato: “Ritengo che l’essenza di alcuni passaggi di quel manifesto sia l’idea che il popolo non sia in grado di autodeterminarsi.”
La premier ha criticato la reazione della sinistra in Parlamento, definendola “illiberale e nostalgica”, dopo che alcuni parlamentari erano arrivati sotto i banchi del governo con insulti e ingiurie. “Sono stata ampiamente insultata,” ha sottolineato Meloni, ribadendo di non condividere il messaggio implicito del manifesto.
Preoccupazioni sui dazi e sul Pil
Meloni ha espresso preoccupazione riguardo alla possibile risposta dell’Ue sui dazi. La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha stimato una potenziale contrazione dello 0,3% del Pil europeo, che potrebbe salire fino allo 0,5% se venissero attivate misure di ritorsione.
Meloni ha definito “lucida” la decisione della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di rinviare l’attivazione delle contromisure di qualche giorno per valutare l’impatto economico complessivo. La premier ha poi annunciato che incontrerà Donald Trump negli Stati Uniti, anche se non ha ancora fornito una data precisa per l’incontro.
Piano di riarmo europeo
Sul piano di riarmo europeo, Meloni ha dichiarato che le risorse messe a disposizione sembrano molte, ma sono perlopiù virtuali. Ha chiarito che l’Italia non esclude l’ipotesi di ricorrere ai prestiti previsti dalla clausola di salvaguardia nazionale, ma ha aggiunto che si tratta di una scelta che richiede ancora una valutazione approfondita.
Meloni ha precisato che le garanzie europee per la difesa non saranno basate su eurobond, ma che la questione rimane aperta al confronto tra gli Stati membri. “L’Europa sta mettendo a disposizione strumenti, ma saranno gli Stati a decidere come utilizzarli,” ha spiegato.
Prospettive future
Meloni ha concluso sottolineando che l’Italia intende mantenere una posizione di leadership nella definizione delle politiche europee su sicurezza, competitività e immigrazione. Il summit ha rappresentato un importante banco di prova per il ruolo dell’Italia nel quadro europeo, con un’attenzione particolare ai rapporti transatlantici e alla stabilità del Mediterraneo.
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