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L’infermiera influencer che ha condiviso la sua lotta contro l’infertilità muore tragicamente dopo il parto



La tragica vicenda di Hailey Okula, infermiera statunitense conosciuta sui social come “Infermiera Hailey”, ha sconvolto la comunità online e il mondo della medicina. La donna, 33 anni, è deceduta sabato scorso a causa di un arresto cardiaco provocato da un’embolia da liquido amniotico, sopraggiunta poco dopo aver dato alla luce il suo primo figlio con un parto cesareo. L’episodio è avvenuto in un ospedale di Los Angeles, dove Hailey lavorava come infermiera di pronto soccorso.



Per anni, Hailey Okula aveva raccontato sui suoi profili social la difficile lotta contro l’infertilità, condividendo con quasi un milione di follower il percorso emotivo e fisico che l’aveva portata alla fecondazione in vitro e, infine, alla gioia di una gravidanza tanto desiderata. La sua storia, fatta di speranza e resilienza, aveva ispirato moltissime persone, rendendola una figura amata e seguita online.

A darne notizia è stato il marito, Matthew Okula, che ha condiviso un lungo e commovente messaggio su Instagram per ricordare la moglie e raccontare la tragedia. “La forza di Hailey era senza pari. Le parole non possono descrivere quanto desiderassimo diventare genitori. Dopo anni di lotte contro l’infertilità e un lungo e impegnativo processo di fecondazione in vitro, eravamo felicissimi di aspettare nostro figlio”, ha scritto Matthew. “Le parole non possono trasmettere la profondità della perdita che sento. Hailey era più di quanto avrei mai potuto sognare in una moglie e una compagna. Era bellissima, intelligente, lavoratrice, passionale, affidabile e soprattutto incredibilmente leale. Per quasi 13 anni, lei è stata al mio fianco nei momenti più difficili, amandomi all’infinito, anche quando mi sentivo indegno di quell’amore. Lei era tutto per me”, ha aggiunto.

La gravidanza di Hailey Okula, sebbene tanto attesa, si è conclusa con un dramma inaspettato. Secondo quanto raccontato dal marito, la donna è stata sottoposta a un parto cesareo, ma subito dopo il medico è entrato nella stanza informandolo che le stavano praticando manovre di rianimazione. “Un minuto dopo il parto, il medico è entrato e mi ha fatto sapere che le stavano praticando le manovre rianimatorie. In quel momento ho pensato se andare in terapia intensiva con mia moglie o restare con il mio neonato, il mio piccolo bambino, e non è una decisione che pensavo di dover prendere”, ha detto Matthew in un’intervista a Fox 11.

Il marito ha poi voluto ricordare il coraggio e la determinazione della moglie, sottolineando il suo amore per la famiglia e il desiderio di diventare madre. “Lei era una combattente. Un compagno di squadra. Una donna che farebbe di tutto per le persone che ama. L’amore di Hailey per nostro figlio era senza limiti, molto prima che lui entrasse in questo mondo. Sarebbe stata la mamma più fantastica. Il suo spirito, il suo coraggio e il suo amore continueranno a vivere in nostro figlio”, ha concluso.

La morte di Hailey Okula ha lasciato un segno profondo non solo nella sua famiglia, ma anche nelle migliaia di persone che seguivano la sua storia sui social. Il suo percorso contro l’infertilità e la gioia di aspettare un figlio avevano commosso e ispirato molti, rendendo la sua perdita ancora più dolorosa per chi la conosceva, anche solo virtualmente.

L’embolia da liquido amniotico, la complicazione che ha causato la morte di Hailey, è una condizione rara ma estremamente grave, che si verifica quando il liquido amniotico entra nel sistema circolatorio della madre, provocando una reazione immunitaria e un arresto cardiaco. Nonostante i progressi della medicina, questa condizione rimane difficile da prevenire e trattare.



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