Filippo Bonacchi, un attore di teatro di 26 anni, è deceduto lo scorso sabato 28 marzo a Milano dopo aver accusato un malore improvviso mentre si esibiva in un numero di clownterapia presso l’ospedale Niguarda. Nonostante i soccorsi tempestivi, le sue condizioni sono rapidamente peggiorate, portando al suo decesso. L’autopsia sarà fondamentale per stabilire le cause esatte della sua morte, ma intanto il giovane è ricordato con affetto sui social media per il suo talento e il suo impegno nel volontariato ospedaliero.
Originario di Pistoia, in Toscana, Bonacchi si era trasferito a Milano dopo aver completato il liceo per iscriversi alla Civica Scuola di Teatro ‘Paolo Grassi’. Dopo il diploma, conseguito nel 2021, si era spostato a Parigi per proseguire la sua formazione all’École Internationale de Théâtre Jacques Lecoq, un’istituzione nota per la sua attenzione al teatro fisico e alla clownterapia.
La sua insegnante, Marinella Guatterini, ha ricordato Bonacchi dicendo: “Ho molto amato questo tizzone di vita bruciante, volato a Parigi per completare gli studi dell’amato Lecoq e diventare danzatore, performer e clown dirompente. Non mancava di mandarmi disegni, di chiamarmi e si ricordava di me ad ogni piè sospinto. Questo la Morte non lo doveva fare.”
Nel 2022, Bonacchi ha co-fondato la Compagnia Teatrale Bacchetti insieme ad alcuni colleghi, con l’intento di realizzare “teatro strano, ma bello”. In seguito, è entrato a far parte dell’Associazione ‘Veronica Sacchi’, dedicata all’arte e alla clownterapia. Come “volontario con naso rosso”, indossava un camice decorato con palline colorate e si esibiva negli ospedali, portando sorrisi e leggerezza ai pazienti ricoverati.
Sabato 28 marzo, Filippo Bonacchi ha presentato uno dei suoi spettacoli di clownterapia all’ospedale Niguarda. Poco dopo la sua esibizione, è stato colto da un malore in circostanze ancora da chiarire. Dopo un breve ricovero, il giovane è deceduto, e le autorità stanno indagando per determinare le cause della sua morte.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato grande commozione tra colleghi e amici, che lo ricordano come una persona straordinaria, capace di portare gioia e conforto a chi ne aveva bisogno. La comunità teatrale e i volontari del settore esprimono il loro cordoglio, sottolineando l’importanza del lavoro che Bonacchi svolgeva come clown di ospedale.
Il caso di Filippo Bonacchi mette in luce anche il valore della clownterapia, una pratica che utilizza il teatro e il divertimento per migliorare il benessere dei pazienti, specialmente in contesti ospedalieri. La sua morte ha riacceso il dibattito sull’importanza di garantire la sicurezza e il benessere di chi opera in queste delicate situazioni.
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