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Il ricordo di Lino Banfi su Nadia Cassini: “Quelle parole che mi sentivo dire ovunque andassi”



L’attore Lino Banfi ha condiviso il suo profondo dispiacere per la perdita dell’attrice e showgirl Nadia Cassini, scomparsa all’età di 76 anni. In un’intervista rilasciata a Fanpage.it, Banfi ha descritto il forte impatto emotivo che ha avuto la notizia, sottolineando come, pur essendo abituato a sentire di amici che ci lasciano, questa perdita lo ha toccato in modo particolare. “Ci sono rimasto malissimo. Si ascoltano a una certa età le notizie di amici che se ne vanno, ma questa mi ha toccato davvero molto”, ha affermato.



Nadia Cassini e Lino Banfi hanno lavorato insieme in numerosi film della commedia italiana, tra cui titoli come “L’insegnante balla con tutta la classe” e “La dottoressa ci sta col colonnello”. “Eravamo rimasti molto legati,” ha continuato Banfi, “era una bravissima persona, aveva una grande bontà e una grande disponibilità. Ho dei ricordi bellissimi con lei, abbiamo fatto cinque, sei film insieme davvero fantastici.”

Tra i ricordi più vividi, Banfi ha raccontato un aneddoto divertente riguardante la bellezza di Nadia Cassini. “Lei era così bella al punto da aver assicurato quella parte anatomica del suo corpo. Dissi al marito: come mai? Non è bello che tu abbia assicurato quella parte del corpo. Lui mi rispose: così mi hanno detto di fare, perché se quella parte del corpo si fa male, non poteva lavorare più perché all’epoca per lei la bellezza era tutto.” L’attore ha descritto la situazione come sia comica che inquietante, ricordando come spesso si scherzasse su quell’argomento. “Discutevamo spesso di questa faccenda e si rideva sul momento, perché poi io fui il primo a toccare quella parte del corpo per un film. La gente mi fermava per strada e mi diceva: Beato te.”

Lino Banfi ha voluto sottolineare che Nadia Cassini non era semplicemente un’icona sexy, ma una protagonista di un cinema che, sebbene spudorato, era anche autentico. “Era la protagonista di un cinema magari anche spudorato, ma anche autentico”, ha dichiarato. Inoltre, ha ricordato il suo particolare accento, che la rendeva unica. “Lei parlava con quest’accento così strano, perché poi non era italiana, e non aveva mai imparato a parlare bene italiano.”

Banfi ha poi menzionato un episodio divenuto iconico nel loro lavoro insieme: “Come quando nel film ‘La dottoressa ci sta col colonnello’ mi chiamava ‘coglionello’, ma non era una battuta scritta. Dissi io di lasciarla e abbiamo fatto la storia.” Questo aneddoto evidenzia non solo la loro chimica sul set, ma anche il modo in cui Cassini portava la sua personalità nei suoi ruoli.

La scomparsa di Nadia Cassini ha suscitato una profonda riflessione su quanto sia stata influente nel panorama cinematografico italiano. La sua carriera, caratterizzata da ruoli memorabili e da una presenza scenica inconfondibile, ha lasciato un segno indelebile nella memoria di chi l’ha conosciuta e ammirata. Banfi, attraverso i suoi ricordi, ha reso omaggio a una donna che ha rappresentato molto più di un semplice sex symbol.



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