Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, arrestato: ignorava le disposizioni sui lavori socialmente utili del Tribunale



L’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno è stato arrestato e si trova attualmente nel carcere di Rebibbia. L’arresto s’è verificato nel tardo pomeriggio di martedì 31 dicembre 2024, e potrebbe esser associato al mancato rispetto delle regole che disciplinano soggetti che scontano un offrimento alternativo di servizio sociale senza essere fisicamente presenti. Tale offerta era stata concessa all’ex politico dopo la sua condanna definitiva a 1 anno e 10 mesi di reclusione.



‘Il reato consiste in traffico illecito di influenza persecutoria con relazioni protette nell’ambito de “Il Mondo di Mezzo”, uno dei principali filoni giudiziari che ha coinvolto l’ex sindaco di Roma. Alemanno era stato condannato per finanziamento illecito e traffico di influenze in relazione agli eventi investigati nell’ inchiesta, ma è stato assolto da tutte le altre accuse tra cui l’accusa di corruzione. Anche l’accusa di associazione di tipo mafioso è stata archiviata.

La vicenda giuridica ruota attorno a un trasferimento di fondi tra il 2012 e il 2014, che si portò nell’ambito di vistando ben incredibili importi dell’ordine di 223.000 euro, costituiti da contributi, denaro contante e cene elettorali che andavano alla Fondazione Nuova Italia, fondata da Alemanno. I soldi sono stati versati dalle due figure chiave dell’inchiesta, Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, attraverso l’ex amministratore delegato di Ama, Franco Panzironi.

Nonostante la condanna, Alemanno aveva scontato parte della pena in forma di servizi sociali, ma l’incidente che ha portato al suo arresto coinvolge il mancato rispetto delle regole relative alla pena alternativa. L’arresto, effettuato dalle forze dell’ordine sotto la direzione della Procura, ha comportato il suo trasferimento in carcere.



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