Gaia, una giovane madre di Bacoli, è sopravvissuta a un’aggressione brutale da parte del suo ex compagno, che l’ha massacrata di botte. L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, ha scosso la comunità locale e ha riacceso il dibattito sulla violenza di genere in Italia. L’aggressore, attualmente in custodia per tentato omicidio e maltrattamenti, ha colpito Gaia in un momento di vulnerabilità, mentre si trovava in auto con un amico.
Secondo il racconto di Gaia, l’aggressione è avvenuta in modo improvviso e violento. “All’improvviso lui è arrivato. Io stavo in macchina, e lui è arrivato. Mi ha aperto lo sportello dove sedevo e mi ha scaraventata fuori”, ha dichiarato la giovane madre. L’ex compagno, accompagnato da due amici, ha iniziato a colpirla con schiaffi e pugni, trascinandola per terra e tentando di spingerla oltre una balaustra di un belvedere. Fortunatamente, Gaia è riuscita a opporre resistenza e a mantenere il controllo della situazione.
Durante l’aggressione, Gaia ha trovato il telefono dell’aggressore sbloccato e ha avuto l’idea di contattare il padre. “Ho trovato il suo telefono sbloccato. E sono riuscita a comporre il numero di mio padre, di nascosto, mentre lui mi picchiava”, ha spiegato. Quando il padre ha ricevuto la chiamata, l’aggressore si è accorto della situazione e ha reagito violentemente, ma Gaia è riuscita a scappare.
Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, ha espresso la sua solidarietà nei confronti di Gaia e ha sottolineato l’importanza di denunciare la violenza di genere. “Una storia devastante che deve far riflettere tutti. Gaia è viva, ed ha trovato la forza di denunciare pubblicamente quanto ha subito”, ha affermato il primo cittadino. Ha anche annunciato che il comune ha istituito un Centro Antiviolenza e una Consulta per le Pari Opportunità, sottolineando che è necessario fare di più per sostenere le donne che subiscono violenza.
Il parlamentare dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ha commentato la gravità della situazione, mettendo in discussione la presenza di complici. “Gaia è sopravvissuta all’agguato del suo ex che con tre complici ha tentato di rapirla e ucciderla sul belvedere di Pozzuoli. Che uomini sono quelli che fanno queste cose? E siamo preoccupati per Gaia. Uno solo è stato arrestato. Gli altri due? Dove stanno?”
L’aggressione ha suscitato una forte reazione da parte della comunità, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza e azioni concrete contro la violenza di genere. La storia di Gaia è un monito per tutti, sottolineando l’urgenza di affrontare e combattere questo fenomeno. La giovane madre, nonostante le ferite fisiche e psicologiche, ha dimostrato una straordinaria forza e determinazione nel voler ricominciare la sua vita.
Le autorità locali stanno lavorando per garantire la sicurezza di Gaia e per prevenire ulteriori episodi di violenza. La denuncia pubblica della giovane è un passo importante non solo per la sua personale liberazione, ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza di genere e incoraggiare altre donne a rompere il silenzio.
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