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Delitto di Sabrina Baldini Paleni a Chignolo Po, il fidanzato ammette: “L’ho soffocata durante un litigio”



Un tragico episodio di violenza domestica ha colpito la comunità di Chignolo Po, dove Franco Pettineo, un uomo di 52 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario per la morte della compagna, Sabrina Baldini Paleni. L’omicidio è avvenuto nella loro abitazione a Lambrinia tra il 13 e il 14 marzo. Dopo aver commesso il crimine, Pettineo si è dato alla fuga, ma è stato rintracciato dai carabinieri a Pandino mentre vagava senza meta.



La Procura di Cremona, rappresentata dal pm Andrea Figoni, ha avviato le procedure per la convalida del fermo, considerando l’omicidio aggravato dalla relazione personale tra i due. L’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari è programmata per lunedì.

Secondo le prime ricostruzioni, il delitto sarebbe scaturito da una lite tra i due, probabilmente legata al desiderio di Pettineo di trasferirsi altrove, mentre Sabrina era contraria a lasciare i propri figli. Una vicina, intervistata da Fanpage.it, ha raccontato: “È stata la figlia a chiamarmi, voleva sapere dove fosse la mamma perché non era al lavoro. Io purtroppo ero via, non lo sapevo, ma ho subito pensato che fosse strano. Lei viveva per il lavoro”.

La vicina ha anche riferito che la figlia si è recata a casa con i carabinieri per timore di trovare il padre in casa. “Hanno aperto e hanno trovato la mamma strangolata per terra, in corridoio”, ha proseguito. Successivamente, la figlia ha comunicato alla vicina: “L’ha uccisa lui”. La vicina ha aggiunto che il giorno dell’omicidio, quando è uscita di casa, la macchina di Pettineo era ancora presente, ma poco dopo non c’era più.

Le testimonianze raccolte indicano un quadro di violenza domestica. “Lui era una brutta persona, cattiva. Qui ha litigato con tutti”, ha dichiarato la vicina. “Lei era buona, ma era succube di lui. Era legata a quest’uomo che la teneva lì, isolata dal resto del mondo, sempre in casa, da soli. Non avevano amici, non andavano da nessuna parte”.

La vicina ha rivelato che in passato ci sono stati diversi episodi di violenza verbale. “Lei mi ha sempre detto che lo avrebbe lasciato. Lo ha detto per dieci anni, il tempo che la conosco. Ogni volta che litigavano diceva che lo avrebbe lasciato, ma poi, immancabilmente, non lo faceva mai”. Secondo quanto riferito, Sabrina desiderava una vita sociale più attiva e voleva uscire, ma si sentiva limitata dalla situazione. “La sua vita era ridotta a questo e lei si lamentava”, ha aggiunto la vicina.

Recentemente, la figlia di Sabrina aveva riferito alla vicina che la madre si era decisa a lasciare Pettineo, il che potrebbe averlo fatto sentire in pericolo. Questo contesto di tensione familiare ha portato a un epilogo tragico, culminato nell’omicidio.



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