Nella notte tra il 6 e il 7 gennaio 2025, un drammatico omicidio ha scosso la comunità di Bovisio Masciago, in provincia di Monza e Brianza. Stella Boggio, 33 anni, è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso il suo compagno, Marco Magagna, 38 anni. Il fatto è avvenuto all’interno dell’appartamento che i due condividevano in via Tonale, dove la donna ha riferito di aver agito in legittima difesa.
La dinamica dell’omicidio
Secondo quanto ricostruito, la coppia stava vivendo l’ennesima discussione violenta che, purtroppo, è sfociata in un tragico epilogo. Stella Boggio ha raccontato ai carabinieri che il suo compagno l’ha aggressa, costringendola a difendersi. L’esito di questa lite è stato fatale: una sola coltellata al petto di Marco, che non gli ha lasciato scampo. Quando i soccorritori sono giunti sul posto, hanno trovato il corpo senza vita di Marco Magagna, un operaio di una azienda locale, riverso a terra nel soggiorno dell’appartamento.
Le violente liti passate e il clima di tensione
Le liti frequenti tra i due erano ben note, tanto che i vicini hanno raccontato agli investigatori di aver sentito spesso grida e rumori forti provenienti dall’appartamento. Le discussioni sembravano essere un tratto ricorrente della loro convivenza, che durava dal maggio del 2024. Tuttavia, non risultano denunce ufficiali o interventi delle forze dell’ordine precedenti l’incidente. La tensione tra la coppia, infatti, sembrava essere aumentata nel corso degli ultimi mesi.
Al momento dell’intervento, Stella Boggio ha dichiarato agli investigatori di aver agito per difendersi dopo essere stata picchiata dal suo compagno. “Non ne potevo più, mi picchiava”, ha raccontato ai carabinieri, che sono stati chiamati dalla stessa donna intorno alle 2.30 della notte. La versione della legittima difesa sarà ora oggetto di un’attenta indagine da parte degli inquirenti, che dovranno stabilire la veridicità delle dichiarazioni di Stella.
A rendere la situazione ancora più complessa, c’è il fatto che Stella viveva con Marco insieme al loro cane, ma il figlio di 8 anni, avuto da una precedente relazione, non risiedeva con loro. I vicini hanno parlato di un ambiente teso, che li ha spinti a contattare l’amministratore di condominio per chiedere l’intervento di quest’ultimo, specialmente durante le ore serali e notturne. La crescente tensione nella coppia non è passata inosservata, alimentando il clima di inquietudine che si respirava nell’edificio.
Con l’arresto di Stella Boggio, la vicenda entra nelle mani degli inquirenti, che ora indagano per capire se dietro a questo gesto estremo ci siano anche segni di maltrattamenti o altre dinamiche familiari complesse. La versione della legittima difesa sarà esaminata attentamente, e solo in seguito si saprà se le motivazioni di Stella saranno sufficienti per giustificare l’accaduto.
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