Un uomo di 45 anni, Massimiliano Mulas, è attualmente detenuto in carcere dopo essere stato arrestato per l’aggressione di una ragazzina di 11 anni a Mestre. Il fermo è stato convalidato nella casa circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia. Mulas, originario di Tempio Pausania in provincia di Sassari, ma residente in provincia di Cuneo, ha un passato segnato da accuse e condanne per violenza sessuale. In precedenza, era stato incarcerato nel carcere di Capanne, accusato di molestie a Perugia, e condannato a otto anni per abusi su due studentesse a Padova.
Secondo gli investigatori, l’aggressione avvenuta giovedì pomeriggio potrebbe essere stata premeditata. Sebbene ancora manchino riscontri definitivi, la dinamica dell’inseguimento e il luogo scelto per l’aggressione suggeriscono questa possibilità. Se confermata, oltre alla violenza sessuale, si rafforzerebbe l’ipotesi della premeditazione.
Il Gazzettino ha riportato, tramite indiscrezioni dall’ambiente investigativo, che Mulas potrebbe aver pedinato la sua vittima per giorni, seguendola anche in tram durante il tragitto verso casa. La ragazza, di ritorno dalla palestra, si era accorta di essere seguita e aveva contattato un’amica per cercare conforto. Quest’ultima ha immediatamente chiesto aiuto, permettendo l’intervento rapido dei carabinieri e della madre della giovane.
Nonostante il tentativo di fuga, Mulas ha lasciato sul luogo dell’aggressione il portafoglio con i documenti. Pur di evitare l’arresto, ha cambiato abiti, ma questo non è stato sufficiente per sfuggire alle forze dell’ordine. Attualmente, le indagini proseguono per ricostruire la dinamica esatta dell’accaduto.
Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ha espresso sgomento per l’accaduto, dichiarando: “Come è stato possibile quanto accaduto? – è stato il commento del patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, nella domenica delle Palme -. Se consideriamo i precedenti di chi è accusato di tale nefandezza sembra non esserci risposta.”
Add comment