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Cesa, 17enne fermato per l’omicidio di Davide Carbisiero: “Non l’ho fatto apposta, è stato un errore”



Un giovane di 17 anni è stato fermato dai carabinieri di Aversa in relazione alla morte di Davide Carbisiero, un ventenne di Succivo, ucciso nella notte della Domenica delle Palme, il 13 aprile, all’interno di una sala slot a Cesa, in provincia di Caserta. Durante l’interrogatorio, il minorenne ha dichiarato: “Non volevo ucciderlo, è stato un errore”. L’udienza di convalida del fermo è prevista per domani, insieme all’esame autoptico sul corpo della vittima.



Le indagini sono condotte dalla Procura della Repubblica per i Minori di Napoli, sotto la supervisione del Pubblico Ministero Francesco Regine. Il ragazzo è attualmente detenuto nel Centro di giustizia minorile di Viale Colli Aminei a Napoli.

Il 17enne è stato arrestato nella tarda serata di domenica e ha fornito la sua versione dei fatti agli inquirenti, sostenendo che si sia trattato di un tragico incidente. I test per alcol e droga effettuati su di lui sono risultati negativi. È stato lui stesso a indicare il luogo dove era nascosta l’arma, una Beretta calibro 8, modello 85, modificata per sparare a salve, utilizzata per il colpo fatale. Contrariamente alle informazioni iniziali, sembra che sia stato esploso un solo colpo, che ha colpito Carbisiero alla giugulare.

Il minorenne, che frequenta le scuole superiori e risiede a Castel Volturno, ma è domiciliato a Orta di Atella, ha raccontato di trovarsi in auto con un amico maggiorenne la notte dell’incidente. I due avrebbero notato l’auto di Carbisiero davanti alla sala slot e si sarebbero fermati. Secondo il racconto del 17enne, avendo familiarità con la vittima, avrebbe voluto mostrargli la pistola. Mentre maneggiava l’arma, sarebbe partito accidentalmente un colpo.

Questa versione dei fatti è ora al vaglio degli investigatori e potrebbe escludere altre ipotesi che erano state considerate, come una lite per futili motivi o un omicidio legato a conflitti tra gruppi rivali. È emerso che né il minorenne né il ventenne avessero legami con la criminalità organizzata. Inizialmente, sul luogo del delitto si era recato anche un magistrato della DDA di Napoli, ma le indagini sono state poi trasferite alla Procura dei Minori quando è emerso che l’omicidio non era collegato a attività criminali.

Un altro aspetto da chiarire è il motivo per cui i due ragazzi si trovassero in una sala slot a quell’ora della notte. Il corpo di Carbisiero è stato trovato solo la mattina seguente dal proprietario del locale, intorno alle 7. Le telecamere di sorveglianza interne della sala non erano funzionanti, quindi non hanno potuto registrare eventuali eventi precedenti all’omicidio. Tuttavia, le forze dell’ordine hanno acquisito le immagini delle telecamere esterne, che potrebbero fornire ulteriori indizi.



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