Un episodio di violenza ha colpito Roberto Giordanelli, un fotografo, che è stato aggredito in un bar nel centro di Alessandria per aver cantato “Bella Ciao”. L’aggressione è avvenuta qualche giorno fa e ha suscitato indignazione tra i presenti e nella comunità locale. Giordanelli ha raccontato la sua esperienza all’emittente Telecity, descrivendo i dettagli dell’incidente.
Era circa le 19 quando Giordanelli si trovava nel bar a leggere il giornale. In quel momento, alcuni bambini stavano ascoltando diverse canzoni sul loro telefono, tra cui “Bella Ciao”. Quando i bambini hanno spento il dispositivo, Giordanelli ha deciso di continuare a cantare la famosa canzone di resistenza. Improvvisamente, un uomo, descritto come un energumeno, si è avvicinato e lo ha aggredito.
“Mi ha dato un pugno sulla nuca”, ha spiegato Giordanelli. “Quando mi sono girato, mi ha colpito con una testata violenta nell’occhio”. L’aggressore ha poi iniziato a minacciarlo, identificandosi come fascista e insultandolo con epiteti come “comunista di m***a”.
Dopo l’aggressione, Giordanelli ha dichiarato di aver avuto le idee confuse. “Ero più stupito che dolorante, forse”, ha aggiunto. In seguito all’incidente, ha sporto denuncia e si è recato al pronto soccorso, dove i medici gli hanno attribuito una prognosi di dieci giorni.
Giordanelli, che è invalido al 47% e utilizza un deambulatore a causa di una rottura del femore, ha raccontato che la titolare del bar e altri avventori sono intervenuti in sua difesa. “Io poi mi sono allontanato”, ha continuato a spiegare. “Non avevo mai visto il mio aggressore prima d’ora, ma me lo hanno descritto come un energumeno, un fascista che fa il saluto romano e queste cose qui. Quindi è stato mosso forse da un’idea politica, presumo”.
Il fotografo ha chiarito che la sua intenzione nel cantare “Bella Ciao” era puramente ludica e non voleva provocare nessuno. “Mi sono unito a dei bambini che stavano cantando, tutto qui”, ha detto. Nonostante l’aggressione, Giordanelli ha affermato di non avere paura, anche se ha riconosciuto che “visto il soggetto, non si sa mai cosa può arrivare”.
In conclusione, Giordanelli ha ribadito il suo impegno antifascista. “Sono sempre stato antifascista e continuerò sempre ad esserlo”, ha dichiarato con determinazione. Questo episodio ha messo in luce le tensioni politiche e sociali che possono manifestarsi anche in situazioni apparentemente innocue come una serata in un bar.
L’aggressione ha suscitato reazioni di solidarietà e indignazione tra i cittadini di Alessandria, che hanno espresso preoccupazione per la crescente intolleranza e violenza legate a ideologie estremiste. L’episodio di Giordanelli rappresenta un triste esempio di come la musica e la cultura possano diventare il pretesto per atti di violenza. La comunità locale sta ora riflettendo sull’importanza della tolleranza e del rispetto reciproco in un contesto sociale sempre più polarizzato.
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