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Bloccati dalla neve sulle Dolomiti: 140 cm di gelo e una notte da brividi per i turisti!



Nella notte tra il 22 e il 23 marzo, un episodio di emergenza si è verificato al Passo Fedaia, nel comune di Rocca Pietore, in Belluno. Un gruppo di turisti a bordo di due autobus e un’auto è rimasto bloccato per diverse ore a causa di una nevicata intensa che ha colpito la zona, con accumuli di neve che hanno raggiunto i 140 centimetri. La situazione ha reso impossibile la circolazione e ha costretto i mezzi a fermarsi nel cuore della notte.



L’allerta è scattata intorno alle 3 del mattino, quando gli autisti, rendendosi conto delle condizioni critiche della strada, hanno richiesto l’intervento dei servizi di soccorso. A rispondere prontamente alla chiamata sono stati i vigili del fuoco del distaccamento volontario di Caprile, che si sono mobilitati per assistere i viaggiatori e liberare i veicoli bloccati dalla neve.

Nonostante gli autobus e l’auto fossero equipaggiati con catene da neve, il fondo stradale era diventato impraticabile a causa dell’abbondante nevicata. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare intensamente per diverse ore, utilizzando mezzi speciali per rimuovere gli accumuli nevosi e garantire la sicurezza dei veicoli. Le operazioni di recupero sono state rese complesse dalle avverse condizioni meteorologiche e dalla grande quantità di neve che si era accumulata lungo la strada.

Solo intorno alle 7 del mattino, dopo un lungo e faticoso intervento, la situazione è tornata alla normalità e i mezzi hanno potuto riprendere la marcia. Questo ha posto fine a una notte di apprensione sia per i passeggeri che per gli autisti, che avevano dovuto affrontare il freddo e l’incertezza della situazione.

La nevicata ha colpito non solo il Passo Fedaia, ma anche altre aree delle Dolomiti venete. Secondo i dati forniti dalla stazione Arpav di Arabba, l’accumulo di neve ha raggiunto lo stesso livello anche sulla vetta del Col dei Baldi, a 1.900 metri di altitudine, mentre nella zona sciistica di Ra Valles, sulla Tofana, sopra Cortina d’Ampezzo, il manto nevoso ha toccato i 131 centimetri.

In generale, su tutto il territorio delle Dolomiti e delle Prealpi Bellunesi, al di sopra dei 1.600 metri, l’accumulo di neve supera il metro, creando scenari da cartolina ma complicando la viabilità. Queste condizioni hanno attratto l’attenzione degli amanti della montagna, che vedono in questo manto nevoso un’opportunità per praticare sport invernali.

La situazione meteorologica ha messo in evidenza l’importanza della preparazione e della sicurezza durante i viaggi in montagna, soprattutto in periodi di maltempo. Gli enti locali e i servizi di emergenza sono stati chiamati a garantire la sicurezza di turisti e residenti, monitorando costantemente le condizioni delle strade e intervenendo prontamente in caso di necessità.

Il coordinamento tra i diversi corpi di soccorso è stato fondamentale per gestire l’emergenza e garantire la sicurezza dei viaggiatori. Le operazioni di soccorso hanno dimostrato l’efficacia e la professionalità dei vigili del fuoco, che hanno lavorato instancabilmente per garantire il rientro dei turisti alle loro destinazioni.

In conclusione, l’episodio al Passo Fedaia è un promemoria dell’imprevedibilità delle condizioni meteorologiche in montagna e dell’importanza di essere sempre preparati per affrontare situazioni di emergenza. La nevicata ha creato paesaggi incantevoli, ma ha anche messo a dura prova la capacità di risposta dei servizi di emergenza, evidenziando la necessità di un continuo monitoraggio e di un’efficace comunicazione tra le autorità competenti.



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