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Aggredisce sessualmente una giovane durante una rapina, il complice: “Non pensarci, è solo una putt…”



Un episodio drammatico si è verificato nella notte del 4 gennaio 2025 a Afragola, in provincia di Napoli, dove una giovane coppia è stata vittima di una rapina e di una violenza sessuale. I due responsabili, un diciottenne e un minorenne, sono stati identificati e sottoposti a misure cautelari. La vicenda è stata ricostruita grazie alle telecamere di sorveglianza e alle testimonianze delle vittime.



Nella notte del 4 gennaio, una coppia di giovanissimi si trovava in auto, parcheggiata lungo via Ugo La Malfa a Afragola, quando è stata avvicinata da due individui a bordo di uno scooter. I due, con il volto coperto, hanno minacciato le vittime con una pistola, costringendo il ragazzo a consegnare il telefono cellulare e i soldi che aveva con sé. Non soddisfatti del bottino, uno dei due aggressori ha aperto il caricatore della pistola, mostrando i proiettili per intimidire ulteriormente le vittime. Successivamente, ha obbligato il giovane ad aprire il bagagliaio dell’auto per verificare la presenza di altri oggetti di valore.

Mentre il diciottenne puntava l’arma contro il ragazzo, ha costretto la fidanzata a subire un rapporto sessuale all’interno del veicolo. Nel frattempo, il complice, rimasto sullo scooter, ha pronunciato una frase che è stata registrata dalle telecamere di sorveglianza di una vicina colonnina SOS. L’audio catturato ha giocato un ruolo determinante nelle indagini, confermando la versione fornita dalle vittime e supportando l’ipotesi di reato di violenza sessuale di gruppo.

Le indagini condotte dagli inquirenti hanno permesso di risalire ai responsabili grazie all’analisi dei tabulati telefonici. Il telefono rapinato, un dispositivo Realme di scarso valore, era stato ceduto dai criminali a un altro giovane poco dopo l’aggressione. Quest’ultimo, rintracciato dagli investigatori, ha dichiarato di aver ricevuto il cellulare da uno dei due aggressori e di essere stato informato che il dispositivo proveniva da una rapina durante la quale una ragazza era stata violentata.

I due responsabili sono stati identificati e fermati il 13 marzo 2025. Durante gli interrogatori, entrambi hanno confessato le proprie responsabilità. Il diciottenne, che all’epoca dei fatti era già sottoposto alla messa in prova per un altro reato, è stato trasferito in un istituto penale minorile (Ipm), mentre il complice, ancora minorenne, è stato collocato in una comunità. La pistola utilizzata durante l’aggressione non è stata ritrovata; i due indagati hanno dichiarato che si trattava di una replica.

Il 17 marzo si è tenuta l’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari (gip), durante la quale sono stati contestati ai due giovani i reati di concorso in rapina aggravata, porto abusivo d’arma e violenza sessuale di gruppo. Sebbene il provvedimento di fermo non sia stato convalidato per assenza del pericolo di fuga, il giudice ha disposto le misure cautelari per entrambi.



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