Un episodio di prontezza e sangue freddo ha avuto luogo venerdì 4 aprile ad Arezzo, dove un bambino di soli 10 anni ha soccorso la nonna, una donna di 70 anni, durante una crisi epilettica. Il piccolo, che si trovava in casa con l’anziana, ha messo in pratica le nozioni di primo soccorso apprese a scuola, riuscendo a gestire la situazione fino all’arrivo dei sanitari. Grazie al suo intervento rapido e preciso, la donna è stata salvata da conseguenze potenzialmente gravi.
Secondo quanto riportato, il bambino ha aiutato la nonna a mettersi nella posizione corretta, adagiandola su un fianco per evitare complicazioni respiratorie, come il rischio che la lingua potesse ostruire le vie aeree. Subito dopo, ha preso il telefono e contattato il numero di emergenza unico, attivo da qualche mese nella città di Arezzo. Durante la chiamata, il piccolo ha fornito agli operatori del 118 tutti i dettagli necessari per localizzare l’abitazione e ha atteso l’arrivo dei soccorsi al fianco della nonna, mantenendo la calma e monitorando la situazione.
Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Misericordia, i cui operatori hanno trovato una situazione già sotto controllo grazie al tempestivo intervento del bambino. L’anziana è stata trasportata in ospedale per ulteriori accertamenti, ma il gesto del nipote ha evitato conseguenze molto più serie. I sanitari hanno espresso grande apprezzamento per la competenza e il sangue freddo dimostrati dal giovane soccorritore, sottolineando l’importanza delle lezioni di primo soccorso impartite nelle scuole.
Il bambino ha spiegato agli operatori di aver imparato tutto a scuola grazie al “Progetto Asso”, un’iniziativa promossa dalla Misericordia e rivolta agli studenti delle elementari. “Ho imparato tutto in classe, nelle lezioni di pronto soccorso che abbiamo fatto”, avrebbe dichiarato il piccolo ai medici. Il progetto mira a educare i più giovani sulle tecniche di primo soccorso, fornendo loro strumenti utili per affrontare situazioni di emergenza.
L’intervento del bambino ha ricevuto numerosi complimenti dagli operatori del 118 e dalla Misericordia di Arezzo, che ha espresso soddisfazione per il successo del progetto formativo. Questo episodio dimostra l’importanza di sensibilizzare i bambini alle pratiche di soccorso, rendendoli consapevoli e preparati ad agire in caso di necessità.
La vicenda ha suscitato grande interesse nella comunità locale e online, dove molti utenti hanno elogiato il coraggio e la prontezza del bambino. L’episodio rappresenta un esempio concreto di come l’educazione al primo soccorso possa fare la differenza, non solo per gli adulti, ma anche per i più giovani, che possono diventare veri e propri salvatori in situazioni critiche.
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