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Vladimir Luxuria: “Angela Carini martire di un’ideologia gender, non si faccia strumentalizzare”



Angela Carini diventerà il simbolo martire di questa inesistente ideologia di genere. Auspico che riesca a sottrarsi a questa strumentalizzazione. Così ha commentato Vladimir Luxuria il combattimento tra l’Azzurra e Imane Khelif alle Olimpiadi di Parigi 2024, dove la prima si è ritirata dopo 45 secondi. La pugile algerina era stata esclusa nel 2023 dai campionati mondiali femminili per livelli eccessivamente elevati di testosterone.



Alle Olimpiadi di Parigi 2024, in data 1 agosto, Angela Carini si è ritirata dal match contro Imane Khelif dopo soli 45 secondi. L’Azzurra è scoppiata in lacrime sul ring e ha spiegato di aver abbandonato il combattimento poiché colpita duramente per due volte dall’avversaria. L’atleta algerina era stata esclusa nel 2023 dai campionati mondiali di boxe femminile a causa di livelli di testosterone considerati troppo alti. Non è una donna trans, ma sembra essere una persona intersessuale, sebbene lei non lo abbia mai ufficialmente dichiarato. L’incontro ha immediatamente scatenato numerose polemiche e reazioni contrarie provenienti dal mondo dello sport, dello spettacolo e dalla politica. Anche Vladimir Luxuria è intervenuta sulla questione.

Le osservazioni di Vladimir Luxuria riguardo al match Carini-Khelif

“Correranno da Angela per farne un simbolo e un’eroina nazionale, e potrebbero tentare di candidarla. Diventerà il simbolo martire di questa inesistente ideologia di genere,” ha spiegato Luxuria, intervistata da La Presse. Ha poi aggiunto: “Spero che riesca a sottrarsi a questa strumentalizzazione inutile e dannosa; vedremo come si svilupperà la situazione. È la prima volta che si assiste a tanto trionfalismo per chi perde. Ricordo che è stata una scelta personale quella di ritirarsi.” L’ex conduttrice de L’Isola dei Famosi, donna trans, è convinta che quanto avvenuto durante l’incontro avrà senza dubbio una risonanza politica e che non si perderà l’occasione di strumentalizzare l’episodio, sottolineando come l’atleta algerina non sia una donna trans:

“La polemica politica ci sarà sicuramente; si pensi a quanto sia facile strumentalizzare la situazione. Hanno cominciato con la fake news dell’Ultima Cena, che in realtà era l’ultimo banchetto degli dei, e hanno proseguito con la foto delle nuotatrici in costume, accompagnata da un fotomontaggio con la scritta ad altezza vagina ‘non sono un ragazzo’. Stanno cavalcando la polemica al punto da inventarsi la transessualità di Khelif, che rappresenta un Paese come l’Algeria, nazione che non l’avrebbe accettata come simbolo, considerando che la transessualità è un reato in quel Paese.”

Angela Carini illustra l’accaduto durante il match

Immediatamente dopo il ritiro dal match, Carini ha spiegato cosa fosse successo e perché abbia deciso di lasciare il combattimento: “Non me la sono sentita di continuare dopo il primo minuto, poiché ho cominciato a sentire un forte dolore al naso. Non è nel mio carattere arrendermi, ma proprio perché non riuscivo a proseguire ho deciso di fermarmi.” L’atleta è salita sul ring pensando a suo padre, che durante la scorsa Olimpiade era in fin di vita. Alla domanda se sia stata influenzata dalle polemiche precedenti al match legate alla sua avversaria, ha chiarito: “Io non sono nessuna per giudicare, non ho alcuna autorità per prendere decisioni in merito. Se questa ragazza è qui, ci sarà un motivo. Ho combattuto e sono salita sul ring nonostante le innumerevoli polemiche che ci sono state. Ma ripeto, io non sono nessuno per giudicare o dire altro.”



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