Vincenzo, il ragazzo di 10 anni precipitato in un pozzo, ha avuto un colloquio con i suoi genitori prima di morire, mentre i soccorsi sono arrivati con due ore di ritardo



La comunità di Palazzolo Acreide, Siracusa, è in lutto per la tragica morte di Vincenzo Lantieri, un bambino di 10 anni, caduto in un pozzo durante un’escursione organizzata dalla cooperativa sociale Anfass.



Ieri, 27 giugno, la comunità di Palazzolo Acreide è stata sconvolta dalla tragica morte di Vincenzo Lantieri, un bambino di 10 anni. Durante un’escursione organizzata dalla cooperativa sociale Anfass, dedicata ai bambini disabili, Vincenzo è caduto in un pozzo artesiano. Nonostante i disperati tentativi di soccorso, il piccolo non è sopravvissuto.

L’Inchiesta della Procura

La Procura di Siracusa ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti per chiarire le circostanze che hanno portato alla morte di Vincenzo. Tutte le persone presenti durante l’escursione saranno ascoltate per ricostruire i momenti precedenti la caduta e verificare eventuali negligenze o mancanze di sicurezza.

Il Ritardo dei Soccorsi e le Testimonianze

Salvatore La Rosa, un residente che ha assistito alla scena, ha riferito che Vincenzo ha parlato con i suoi genitori subito dopo la caduta, chiedendo disperatamente aiuto. Le educatrici presenti hanno fatto tutto il possibile per salvare il bambino, con una di loro che si è calata nel pozzo a mani nude, aspettando l’arrivo dei soccorsi. Tuttavia, secondo La Rosa, i soccorsi sono arrivati con grande ritardo, circa due ore dopo l’incidente, un ritardo che potrebbe aver contribuito alla tragedia.

Ricostruzione dell’Incidente

L’escursione, organizzata dall’associazione, si svolgeva in una fattoria. Durante una pausa, i bambini si erano avvicinati alle altalene vicino al pozzo. Vincenzo, però, aveva posato lo sguardo altrove, salendo sul muretto che delimitava il pozzo e iniziando a saltare. Il coperchio in lamiera del pozzo ha ceduto, facendolo precipitare. Carmela Caligiore, un’operatrice della fondazione, è stata la prima ad accorgersi della tragedia e ha tentato disperatamente di calarsi nel pozzo per soccorrere Vincenzo, ma è scivolata e precipitata anche lei. La donna è stata recuperata dai vigili del fuoco e portata in ospedale in stato di shock, mentre per Vincenzo non c’è stato nulla da fare.

Il dolore dei genitori di Vincenzo è inconsolabile, amplificato dal fatto di aver sentito le urla disperate del figlio. La madre, Paola Carnemolla, ha condiviso su Facebook un messaggio straziante: “Il mio cuore si è fermato insieme al tuo cuore in quel maledetto pozzo. Ti amo Vincenzo mio”. La comunità scolastica dell’istituto comprensivo “V. Messina” di Palazzolo Acreide, frequentato dal piccolo Vincenzo, ha espresso il suo profondo dolore e vicinanza alla famiglia, ai compagni di classe e a tutti coloro che avevano legami di affetto con lui.

L’intera comunità è profondamente colpita e addolorata. I festeggiamenti per San Paolo Apostolo, patrono del comune, sono stati sospesi e il sindaco ha proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali. Questo evento ha lasciato un segno indelebile nei cuori di tutti i residenti, unendo ancora di più una comunità già fortemente legata.



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