Controcopertina

Versilia, è morta la tartaruga più grande del mondo: si è impigliata in una corda e non è riuscita a liberarsi



Un esemplare di tartaruga Liuto (Dermochelys coriacea), lungo 2 metri e dal peso di 300 kg, è stata recentemente trovata morta nelle acque della Versilia. Dopo giorni di avvistamenti, il personale dell’Unità Navale della Guardia di Finanza di Marina di Carrara ha rinvenuto l’animale, che era rimasto impigliato in una cima di un contrappeso subacqueo.



Mercoledì 7 agosto, i finanzieri hanno scoperto la tartaruga, con una corda strozzante intorno al collo e a una gamba. Purtroppo, l’animale non è riuscito a risollevarsi dal fondo marino a causa dell’intrappolamento, risultando quindi trascinato verso la morte. Gli operatori della Guardia di Finanza, dopo essersi immersi in acqua, hanno liberato la tartaruga e la hanno trasportata fino al porto di Viareggio, dove è stata sollevata con una gru.

L’imponente tartaruga, raggiungendo un peso di circa 300 chili e una lunghezza impressionante di 2 metri, verrà ora inviata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Pisa. Qui, in collaborazione con l’ARPAT di Livorno e l’Università di Siena, verranno effettuate analisi dettagliate per comprendere le cause esatte del decesso.

Sulla pagina del WWF di Ronchi, è stato pubblicato un triste messaggio: “Storie dolorose come questa non dovrebbero mai essere raccontate. La Guardia di Finanza e i nostri volontari hanno recuperato, legata a una corda vagante al largo, una tartaruga Liuto, la più grande tartaruga esistente e l’unica priva di guscio corneo. Purtroppo è morta e verrà sottoposta ad accertamenti. Questa notizia ci riempie di grande tristezza”.

Intanto, nelle acque italiane, il WWF sta monitorando circa 200 nidi e assistendo alle prime schiuse, che hanno già permesso a centinaia di piccole tartarughine di raggiungere il mare. Questi eventi forniscono, però, un contrasto positivo alla triste vicenda della tartaruga Liuto, evidenziando l’importanza della conservazione e della protezione delle specie in via di estinzione. Efforti costanti sono necessari per garantire un ambiente marino sicuro per gli animali e per ridurre i casi di intrappolamento nelle reti o nelle linee di pesca abbandonate, che continuano a rappresentare una minaccia significativa per la fauna marina. La speranza è che queste tragiche notizie possano servire da monito per sensibilizzare ulteriormente il pubblico e promuovere pratiche sostenibili.



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