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Vendita di organi genitali online dopo una castrazione trasmessa in diretta



Scoperta un’organizzazione di castrazione in diretta per la vendita di parti intime online: un crimine agghiacciante

Un recente scandalo ha rivelato la presenza di un’organizzazione che praticava castrazione in diretta su diverse vittime, per poi commerciare le loro parti intime attraverso internet. Quello che è emerso si configura come un’orrenda forma di “macelleria umana”, per la quale sei membri dell’associazione sono stati condannati a pene severe.



I protagonisti di questo crimine, Marius Gustavson, Janus Atkin, David Carruthers, Ashley Williams, Damien Byrnes e Jacob Crimi-Appleby, sono stati identificati come parte di una rete di “fabbricanti di eunuchi” e ora affrontano pene che vanno da un minimo di quattro anni fino all’ergastolo, con una pena media di almeno 22 anni per i crimini perpetrati.

Gustavson, ritenuto il “creatore di eunuchi”, è stato accusato di eseguire depravate modifiche corporee, tra cui l’asportazione di peni, testicoli e gambe. Queste operazioni ripugnanti si svolgevano prevalentemente nel suo appartamento nel nord di Londra, nonché in varie abitazioni e hotel in affitto, spesso utilizzando utensili domestici comuni al posto di strumenti medicalmente adeguati.

Nastro della polizia
Nastro della polizia

Gran parte di queste barbarie è stata documentata e distribuita tramite il sito web di Gustavson, da cui si sono iscritti circa 22.841 abbonati provenienti da tutto il mondo, paganti per visualizzare i contenuti raccapriccianti. Questa organizzazione agiva “in vista del pubblico, non nel dark web”, come evidenziato durante le audizioni in tribunale.

Negli ultimi quattro anni, Gustavson ha guadagnato quasi 300.000 sterline, partecipando a almeno 30 interventi legati a un fenomeno sottoculturale noto come “nullos”, termine che indica la rimozione del pene e dei testicoli da parte di uomini consapevolmente coinvolti.

Un modello di acquisto inquietante

Gli utenti del portale online avevano la possibilità di pagare per ottenere accesso VIP, consentendo loro di assistere in diretta all’amputazione di un pene, mentre questi venivano messi all’asta con un pulsante “compralo subito”, il tutto a costi che raggiungevano anche le centinaia di sterline.

Il procuratore Caroline Carberry ha descritto i dettagli delle inquietanti riprese, affermando: “Le vittime avevano ricevuto promessa di guadagni dai ricavi dei video, sottolineando la loro manipolazione da parte della banda alle spalle di questo crimine.”

Gustavson è considerato la “mente” del gruppo; una delle sue vittime lo ha descritto in aula come un “pazzo”, responsabile della creazione di un “sito web professionale e sofisticato” per la diffusione dei contenuti cruenti e splatter.



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