Il 25 maggio scorso, Giuseppa Scarpulla, conosciuta come Gisella Cardia, la veggente di Trevignano, ha annunciato ai suoi seguaci una nuova pandemia, predizione attribuita alla Madonna. Tuttavia, il vero sconvolgimento sembra essere piombato su di lei e il marito Gianni Cardia, ora sotto indagine della procura di Civitavecchia. L’ex seguace Luigi Avella, che aveva donato oltre 123mila euro alla loro associazione, la “Madonna di Trevignano”, ha sporto denuncia, sospettando irregolarità nella gestione dei fondi.
Il caso ha preso una piega seria quando Avella, dopo aver elargito generose somme di denaro alla coppia per presunti scopi benefici, ha iniziato a sospettare delle loro intenzioni: «Ho donato in tutto 123 mila euro con bonifici per acquisti come panche, recinzioni, un’auto e altro ancora. Di questi, 30 mila euro sono andati al marito per la logistica. Quando ho capito che qualcosa non quadrava, mi sono distaccato».
Avella è stato interrogato dai carabinieri e l’inchiesta è diventata pubblica il 12 giugno durante la trasmissione Mattino Cinque su Canale Cinque. Il legale della coppia, Giuseppe Marazzita, afferma di non aver ricevuto alcuna notifica ufficiale: «I miei assistiti sono sereni. Dai controlli della finanza, l’associazione risulta in regola».
Anche Gaston Zama ha investigato sulla Madonna di Trevignano e sulle presunte lacrimazioni miracolose delle statue di Gisella Cardia. Zama ha convinto la coppia a sottoporre le statuette a una TAC per verificare l’autenticità dei fenomeni. Le analisi, condotte in un laboratorio di radiologia, hanno cominciato a mettere in dubbio la veridicità delle lacrimazioni.
La scomunica e i problemi legali
Prima dell’indagine della procura, la diocesi di Civita Castellana aveva già scomunicato Gisella Cardia a marzo, dichiarando che i suoi presunti miracoli non erano di origine soprannaturale. Tra le sue affermazioni, vi era quella di saper moltiplicare gnocchi e pizza. Inoltre, Gisella era coinvolta in un processo per bancarotta legato a un’azienda di ceramiche siciliana, mentre il marito, rappresentante dell’associazione, è stato accusato di abusi edilizi su un terreno a Trevignano Romano.
La vicenda di Gisella Cardia e delle sue profezie ha catturato l’attenzione pubblica, sollevando domande sulla credibilità e le reali intenzioni della veggente. La comunità di Trevignano osserva con interesse e preoccupazione gli sviluppi dell’indagine, in attesa di verità definitive.
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