Una terribile scoperta avvolge la città di Teramo, dove il corpo di una donna di 76 anni è stato trovato in un appartamento di via Arno. La figlia, 43enne, avrebbe vegliato il corpo della genitrice per circa un mese, utilizzando coperte bagnate e saponette profumate per cercare di coprire il forte odore.
Il corpo in avanzato stato di decomposizione è stato scoperto grazie ai miasmi diffusi nell’edificio, che hanno spinto i vicini a chiamare i vigili del fuoco. La figlia, al sopraggiungere delle forze dell’ordine, si è allontanata dirigendosi verso Giulianova, ma è stata rintracciata e portata in caserma dai carabinieri. Successivamente è stata ricoverata nel reparto di Psichiatria all’ospedale Mazzini.
La procura ha aperto un fascicolo per occultamento di cadavere e le autorità stanno cercando di capire se la donna abbia ritirato la pensione della madre anche a seguito del decesso. Il medico legale è intervenuto per capire se sul corpo dell’anziana siano presenti ferite o lesioni compatibili con un’eventuale responsabilità di terzi o se sia morta di morte naturale.
Madre e figlia avevano sempre vissuto insieme in un difficile contesto familiare, entrambe avevano avuto ricoveri in psichiatria. La storia di profondo disagio e solitudine che emerge da Teramo desta grande preoccupazione e richiede un’approfondita indagine per far luce su tutti gli aspetti di questa tragica vicenda.
Dramma della Solitudine: Ulteriori Dettagli Emergono
Secondo quanto riportato da fonti locali, la donna anziana viveva reclusa in casa da diverso tempo, isolata dal mondo esterno. La figlia, a sua volta, sembrava vivere in una condizione di isolamento e disagio psicologico. L’indagine delle autorità si concentra anche sulle condizioni di vita delle due donne e sulle eventuali responsabilità nell’assistenza e nella cura della madre anziana. Restano aperte molte domande su questa triste vicenda che ha scosso la tranquilla cittadina di Teramo.
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