Controcopertina

Ucciso mentre era sulla sedia del barbiere: chi era Camillo Esposito, con i tatuaggi di Scarface, Riina e Messina Denaro



Indagini sull’omicidio di Camillo Esposito a Scampia: il giovane aveva tatuaggi di figure iconiche della malavita, tra cui Scarface e Riina.



La Squadra Mobile di Napoli è attualmente impegnata nelle indagini riguardanti l’agguato mortale avvenuto sabato sera a Scampia, dove la vittima, il 29enne Camillo Esposito, era conosciuta per la sua vicinanza a personaggi legati al noto clan della Vanella Grassi.

La scena dell’omicidio è divenuta un vero e proprio murale della malavita. Tra i tatuaggi sul suo corpo, spiccano quelli di Scarface, Totò Riina e Matteo Messina Denaro. In particolare, il tatuaggio che rappresenta un uomo con un mitra in mano, un’arma tipica dei gangster, è emblematico. Sebbene Esposito non fosse formalmente affiliato a gruppi di camorra, le autorità non escludono che potesse essere una nuova recluta o che fosse riuscito a mantenere un basso profilo rispetto alle forze di polizia.

L’agguato è avvenuto poco dopo le 23 di sabato, 7 settembre. Esposito si trovava in una barberia di via Arcangelo Ghisleri, seduto sulla sedia quando il suo assassino, con il volto coperto, ha aperto il fuoco, esplodendo 12 colpi di pistola. Il killer è poi fuggito a bordo di un’auto, dove un complice lo stava aspettando. La scena si è svolta davanti al titolare del negozio e a un altro cliente, che sono rimasti fortunatamente illesi: l’obiettivo del colpo era chiaramente il giovane, la cui presenza potrebbe essere stata segnalata da un informatore.

L’omicidio è sotto la lente d’ingrandimento della Polizia di Stato, guidata da Giovanni Leuci. Camillo aveva diversi precedenti penali per crimini contro il patrimonio, tra cui rapina e porto di armi, ma non era emerso un legame diretto con la criminalità organizzata. Tuttavia, è probabile che negli ultimi tempi abbia iniziato a frequentare ambienti di clan o, viceversa, che stesse cercando di costruirsi uno spazio autonomo, attirandosi l’attenzione di chi controlla il traffico di droga nell’area. Stando a rapporti investigativi, era in contatto con diversi soggetti affermati nel clan della Vanella Grassi.

I tatuaggi sul suo corpo sono considerati di grande rilevanza delle investigazioni. Le immagini che Esposito aveva scelto di incidersi sulla pelle rimandano a un contesto facilmente riconoscibile: oltre a Messina Denaro e Riina, che adornano il suo torace, il volto tatuato sul braccio destro potrebbe appartiene al noto superboss Raffaele Cutolo. Non mancano nel suo repertorio anche altri riferimenti al mondo della malavita, come un kalashnikov.

Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dopo l’incidente. Riguardo alla possibilità che l’omicidio possa segnare l’inizio di una nuova faida, ha commentato:

“Attualmente, stiamo trattando episodi sicuramente inquietanti, ma isolati, legati a situazioni personali. Gli episodi recenti, sebbene cruenti, non sembrano essere parte di un’organizzazione più ampia. È evidente che c’è grande attenzione in merito a ogni singolo evento. Scampia sta vivendo un periodo di rinnovato slancio, con molte iniziative in corso, e desideriamo evitare che questo tragico episodio oscuri i progressi fatti”.



Add comment