“Filippo Turetta non merita alcuna attenuante: non c’è pentimento o rispetto per la vittima e la sua famiglia”, afferma Stefano Tigani, avvocato della parte civile nel processo per l’omicidio di Giulia. Durante le udienze, Turetta ha ammesso di aver mentito nelle sue dichiarazioni iniziali e ha rivelato di aver architettato un piano per rapire e uccidere la sua ex fidanzata. Ha aggiunto di aver considerato delle scuse per i familiari, ma di averle sempre ritenute “inutili e superflue”.
Nel corso del processo, a Turetta sono contestate due aggravanti significative: la premeditazione e la crudeltà. Gli investigatori, esaminando i dispositivi elettronici del 22enne, hanno rinvenuto una lista dettagliata con acquisti mirati – scotch, coltelli e sacchi dell’immondizia – datata al 7 novembre. Tra gli elementi già portati a termine, si evidenziano un pieno di benzina e un prelievo bancomat, peraltro l’unico effettuato nel 2023. La crudeltà è stata accertata dall’autopsia, che ha rivelato ben 75 coltellate, testimoniando un’aggressione protratta per circa 30 minuti in tre fasi distinte.
“Ho detto molte bugie,” ha confessato l’imputato, che ha scelto di presentare un memoriale di 81 pagine nel tentativo di chiarire la sua versione dei fatti. I suoi legali sostengono che Turetta abbia pianificato l’omicidio, pur esprimendo incertezze sul da farsi. Secondo la difesa, il litigio avvenuto quella sera avrebbe innescato una reazione intensa in lui, portandolo a compiere atti inimmaginabili.
“L’imputato ha costantemente mentito,” evidenzia Tigani al Corriere della Sera, riferendosi al memoriale presentato come tentativo di trasparenza. “È stato un documento imbarazzante e il suo esame in aula ha sollevato numerosi interrogativi. Le domande poste dagli avvocati e dai familiari di Giulia si sono concentrate sulla ricostruzione del delitto per mettere in luce la natura cruenta dell’omicidio, descritto come un atto di straordinaria e lucida ferocia.” L’avvocato ha quindi concluso: “Non credo alle sue lacrime. Sono state versate solo per il suo passato.”
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