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Trovata morta e sepolta in un parco a Parigi, l’assassino della giovane doveva essere rimpatriato: dibattito in corso in Francia



L’omicidio di Philippine Le Noir de Carlan, studentessa di 19 anni, ha scosso profondamente la Francia: ritrovata senza vita nel Bois de Boulogne, il suo assassino era già noto per crimini passati.



Il tragico delitto di Philippine Le Noir de Carlan, una giovane studentessa di 19 anni, ha lasciato un segno indelebile sulla società francese. La ragazza, che studiava Economia all’Università Paris-Dauphine, era scomparsa venerdì 21 settembre e il suo corpo è stato rinvenuto nel pomeriggio del giorno successivo all’interno del Bois de Boulogne a Parigi. L’assassino, un marocchino di 23 anni di nome Taha O., aveva un passato criminale: nel 2019 era stato condannato per stupro e vi era già stato un provvedimento di espulsione nei suoi confronti.

Philippine aveva trascorso la giornata di venerdì a pranzare nella mensa universitaria, prima di pianificare un viaggio verso Montigny-le-Bretonneux, dove i genitori l’aspettavano per il fine settimana. Dopo il suo misterioso stupore, la sua famiglia ha subito denunciato la scomparsa, attivando le ricerche che si sono concentrate nel tragitto tra l’università e il parco che la ragazza frequentava per le sue passeggiate. Purtroppo, nel pomeriggio di sabato, il suo corpo è stato ritrovato in una posizione semi-sepolta all’ingresso del Bois de Boulogne.

Le indagini dell’autopsia hanno rivelato che Philippine era morta per asfissia. Grazie ai rilievi scientifici sul cadavere e alle testimonianze raccolte, i detective sono riusciti a identificare l’autore del crimine, Taha O.. Quest’ultimo, già noto per un’aggressione sessuale avvenuta in un parco a Taverny, venne arrestato poco dopo la fuga, presso la stazione di Ginevra.

Da subito si è sollevato un acceso dibattito, in quanto il giovane marocchino era giunto in Francia nel 2017 con un visto turistico ed era rimasto nel paese da irregolare. Condannato a sette anni di carcere per lo stupro del 2019, era stato detenuto tra marzo 2022 e giugno 2024. Dopo un periodo di controllo giudiziario, era stato liberato il 3 settembre, ma il giorno seguente aveva omesso di presentarsi, sparendo nel nulla.

“Questo crimine è inaccettabile e proviamo un profondo sgomento per la vita spezzata di questa giovane,” ha dichiarato su X il ministro dell’Interno francese, Bruno Retailleau. Ha poi sottolineato l’importanza di agire in modo deciso per evitare che simili tragedie possano ripetersi, esprimendo la volontà di rafforzare le leggi per garantire la sicurezza dei cittadini.

In aggiunta, il politico repubblicano Laurent Wauquiez ha chiesto un’indagine approfondita attraverso l’Assemblea Nazionale per chiarire le mancanze dell’apparato giudiziario e amministrativo che hanno portato a questo terribile evento. “Non possiamo tollerare ulteriormente la lunga serie di reati commessi da stranieri soggetti a provvedimenti di espulsione. La comunità francese è stanca della violenza e chiede azioni concrete per garantire la propria sicurezza,” ha affermato.

I funerali di Philippine sono previsti per domani, venerdì 27 settembre, alle 13 nella cattedrale di Saint-Louis a Versailles, secondo quanto riportano le testate giornalistiche internazionali. Questo tragico evento ha acceso l’attenzione sul tema della sicurezza e dell’immigrazione, stimolando un acceso dibattito nel paese su come affrontare queste problematiche nella ricerca di soluzioni più efficaci.



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