Trova la morte in un incidente, l’Asl dimentica il corpo nel locale refrigerato. I parenti: “nessuna notizia da una settimana”. Poi giungono le scuse



Un tragico incidente stradale ha sconvolto la comunità di Sant’Antioco (Sud Sardegna) il 20 giugno scorso. Alessandro Valdes, un ingegnere di 49 anni, ha perso la vita in uno scontro frontale sulla statale 126. Tuttavia, a più di una settimana di distanza, la sua famiglia non ha ancora potuto celebrare il funerale a causa di un’incredibile dimenticanza.



Corpo dimenticato in cella frigorifera: il ritardo nell’autopsia

Secondo quanto riportato dall’Unione Sarda, il corpo di Alessandro Valdes è stato dimenticato in una cella frigorifera della camera mortuaria dell’ospedale Cto di Iglesias, in attesa che qualcuno si decidesse ad eseguire l’autopsia necessaria per stabilire con certezza le cause del decesso. Parenti e amici della vittima non hanno ancora avuto la possibilità di vedere il corpo e dare l’ultimo saluto al loro caro.

Incidente sulla statale 126: la dinamica dello scontro

L’ingegnere Alessandro Valdes avrebbe avuto un malore mentre si trovava alla guida della sua Audi, facendogli perdere il controllo del veicolo. L’auto è finita nella corsia opposta, colpendo in pieno una Citroen. Nonostante i soccorsi tempestivi, Alessandro Valdes non ce l’ha fatta a sopravvivere all’impatto.

Asl: “Scuse per il ritardo nell’autopsia”

Dopo il confronto tra direzione generale e direzione sanitaria dell’Asl, è arrivata la risposta ufficiale con le scuse per il ritardo nell’esecuzione dell’autopsia. Tuttavia, questo non può cancellare il dolore e la frustrazione provati dalla famiglia di Alessandro Valdes, costretta a rimandare i funerali a causa di una grave negligenza.Questo episodio mette in luce l’importanza di garantire un servizio efficiente e rispettoso nei confronti delle famiglie che affrontano un lutto. La perdita di un proprio caro è già un momento estremamente difficile, senza dover aggiungere ulteriori disagi e ritardi burocratici. La comunità di Sant’Antioco si stringe attorno alla famiglia di Alessandro Valdes, auspicando che episodi simili non si verifichino mai più in futuro.



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