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Tragica morte di Manila De Luca sul monopattino, la madre: «l’avevano appena licenziata, ma non aveva perso il sorriso»



Luisa, la madre di Manila De Luca, è devastata dalla perdita della sua figlia amata, investita mortalmente da un’auto mentre tornava a casa. La donna chiede giustizia per la sua giovane figlia, il cui futuro è stato spezzato troppo presto.



Gli occhi gonfi di lacrime e lo sguardo perso nel vuoto. Luisa, la madre di Manila De Luca, è sconvolta. “È morta una giovane stupenda. Lei era tutto per me,” dice con voce tremante. “Se non verrà fatta giustizia per Manila, io strapperò il cuore di chi l’ha uccisa con le mie mani,” ripete, camminando a fatica, sorretta dalle amiche.

“Manila era una giovane splendida, dentro e fuori,” racconta Luisa. “Una figlia modello che mi aiutava sempre nelle faccende domestiche. Sistemavamo insieme la casa, andavamo a fare la spesa. Anche il giorno dell’incidente è stato così. La mattina ci siamo svegliate, dopo che lei ha portato i cornetti per colazione alla nonna, abbiamo steso i panni, siamo andate al supermercato e poi tornate a casa.”

Nel pomeriggio, Manila ha detto alla madre che sarebbe uscita per andare al centro commerciale vicino. “Qualche giorno fa aveva ricevuto la liquidazione dalla pizzeria dove lavorava e con i soldi, che con tanto orgoglio si era guadagnata da sola, voleva comprarsi della biancheria nuova. Era tutta felice perché li aveva ricevuti. Era piena di vita, piena di sogni, e non si perdeva mai d’animo. Ora stava cercando un nuovo impiego, so che era andata a chiedere lavoro in alcuni bar di zona.”

“Le ultime parole che mi ha detto sono state: ‘Ciao mamma, prendo il monopattino e vado al centro commerciale, ci vediamo dopo.’ E quel ‘dopo’ non è mai arrivato. Quel ragazzo l’ha uccisa mentre tornava a casa da me. Chi ha visto la scena mi ha detto che aveva quasi finito di attraversare la strada, mancava poco per arrivare al marciapiede. Dicono che lui sia passato con il rosso e in più guidava con un bambino in braccio. Deve finire in galera.”

“Manila viveva con me,” continua Luisa. “Eravamo io e lei. Un corpo e un’anima sola. E ora non capisco più nulla, non so che fare. Di lei mi restano solo i ricordi e i nostri due cagnolini che Manila amava tanto. Li portava a spasso tutti i giorni, anche se era impegnata con il lavoro. Lo aveva fatto anche lunedì.”

L’Amore per la Famiglia

“Era molto legata anche alla nonna, che vive nello stesso comprensorio. Manila la andava a trovare ogni giorno. Quando arrivava a casa dalla nonna iniziava a gridarle da sotto il portone e con il suo sorriso e quegli occhi azzurri la metteva sempre di buon umore.”

“È distrutta e non fa altro che ripetere ‘dovevano uccidere me che sono vecchia, non una ragazza bella e giovane come Manila’. Io sono preoccupata anche per la nonna, è una signora anziana di 80 anni, legatissima a sua nipote. Manila è cresciuta anche con lei. Quando io andavo al lavoro, gliela lasciavo e lei si occupava di mia figlia: la portava a scuola, la andava a riprendere e mangiavano insieme. È stato così sin da quando era piccolina. Ora che non la vedrà più non so come reagirà. Appena l’ha saputo ha iniziato a sbattere i pugni sul tavolo ripetendo ‘non è possibile, non è possibile’.”

Il Momento della Scoperta

“Mi hanno telefonato poco dopo l’incidente. In quel momento non ho capito nulla, ho pensato solo a precipitarmi sul luogo dell’incidente, proprio davanti al supermercato dove io, lei e sua nonna andavamo sempre a fare la spesa. Arrivata lì, quando ho visto quella terribile scena e la macchina di quel ragazzo, quella Opel Astra gialla ferma in mezzo alla strada, volevo andare da lui. Ero sconvolta. Mi sentivo chiusa in una bolla. Spero davvero che facciano giustizia, anche perché Manila non è la prima vittima innocente che muore su quella strada. Lì gli incidenti sono all’ordine del giorno perché corrono tutti come pazzi.”

La Richiesta di Giustizia

Il dolore di Luisa è palpabile mentre racconta la tragedia che le ha strappato la figlia. La richiesta di giustizia è forte e chiara. La famiglia De Luca spera che la morte di Manila non sia vana e che le autorità prendano provvedimenti per evitare ulteriori tragedie su quella strada.



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