Tragedia al largo di Focene: un peschereccio affonda, morte due persone, padre e figlio. La comunità di Fiumicino è in lutto per la perdita.
Un peschereccio lungo tredici metri è naufragato al largo di Focene, sul litorale romano, causando la morte di due pescatori. I corpi senza vita delle vittime sono stati ritrovati dopo ore di ricerche in mare. Secondo quanto riportato dalla Guardia Costiera di Fiumicino, le operazioni si sono svolte in condizioni estremamente difficili a causa del mare agitato e della scarsa visibilità. La nota ufficiale recita: “Condizioni del mare proibitive e scarsa visibilità. Questo lo scenario in cui questo pomeriggio è avvenuto il drammatico naufragio di un peschereccio lungo il litorale laziale. Recuperati dai mezzi intervenuti i corpi privi di vita dei due membri dell’equipaggio”.
L’imbarcazione, una vongolara chiamata “7Fratelli”, faceva ritorno al porto di Fiumicino quando è stata sorpresa da una burrasca che si è scatenata nella tarda serata di ieri. Il maltempo, caratterizzato da forti venti e onde alte, ha reso impossibile per l’equipaggio mantenere il controllo del mezzo, che è poi affondato. Sul posto sono intervenuti diversi mezzi di soccorso: una motovedetta SAR CP 836 della Guardia Costiera, un rimorchiatore e una squadra di sommozzatori dei Vigili del Fuoco. Anche l’Aeronautica militare ha contribuito alle operazioni inviando un elicottero per supportare le ricerche.
Le vittime del drammatico incidente sono Massimo Di Biase, 62 anni, e suo figlio Claudio, di soli 29 anni. Entrambi erano figure ben conosciute nella comunità locale di Fiumicino, dove lavoravano come pescatori. La loro imbarcazione, la “7Fratelli”, era nota tra i colleghi e gli abitanti del luogo. La notizia della loro scomparsa ha suscitato un’ondata di dolore e commozione sui social media, dove molti hanno voluto rendere omaggio a padre e figlio.
Tra i messaggi pubblicati su Facebook spicca quello di un amico di famiglia, Lorenzo, che ha scritto: “Una notizia terribile… l’affondamento per il maltempo del MP ‘Sette Fratelli’ e le vite perse di padre e figlio Massimo e Claudio Di Biase. Ti ho conosciuto come un ragazzo d’oro, sincero, pieno di volontà, passione e voglia di fare, mi chiamavi e mi scrivevi perché amavi il tuo lavoro, lo amavi con la genuinità di chi è cresciuto con il desiderio di seguire le orme del proprio padre. Quando si esce in mare si accetta il fatto che il rischio zero non può esistere ma questo è veramente troppo da sopportare. Un abbraccio alla famiglia e alla marineria di Fiumicino in questi momenti drammatici”.
L’ultimo post pubblicato su Instagram da Claudio Di Biase risale alla mattina del giorno della tragedia, alle 7:49. Nell’immagine si vede il porto di Fiumicino illuminato dalle prime luci dell’alba. Probabilmente si trattava della partenza per una nuova giornata di pesca insieme a suo padre, ignari del tragico destino che li attendeva.
Il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, ha espresso il proprio cordoglio a nome dell’intera comunità locale, sottolineando come questa tragedia abbia profondamente colpito tutti i cittadini. “Esprimo la mia vicinanza alla famiglia dei due pescatori, che sono di Fiumicino. Una tragedia che ci colpisce da vicino e che ci lascia sgomenti ed addolorati. Abbiamo subito anche attivato la protezione civile in coordinamento con la guardia costiera ed attiveremo il servizio delle Politiche Sociali come supporto alla famiglia”, ha dichiarato il primo cittadino.
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