Controcopertina

Temptation Island, Alfred e il cliché del gigante nero di bambù: ma non erano migliori i film panettoni?



Chissà se il calo di ascolti di Temptation Island sia direttamente collegato all’imbarazzante situazione di Alfred, protagonista di una scena che ha tenuto banco nelle conversazioni social. È evidente che questa edizione stia faticando a decollare, segno che il pubblico apprezza le storie di corna solo quando è avvolto dal profumo dell’estate. Temptation Island rappresenta un rituale estivo che combina vacanze, svago e leggerezza, con un buon drink in mano, magari un freschissimo gin tonic, e storie che si svolgono davanti a tramonti mozzafiato. Tutto ciò appare perfetto, ma quando il programma esce dalla stagione estiva, sembra che qualcosa si rompa.



Detto ciò, avrei preferito non focalizzarmi sulla scena imbarazzante dell’erezione di Alfred verso la tentatrice Sofia, accompagnata dalla reazione di Anna. Anche se l’episodio è diventato un vero e proprio instant-meme sui social, non posso fare a meno di notare come il format stia superando ogni limite della realità, spostando continuamente il paletto di ciò che è accettabile. E arriviamo così a un triste ritorno di stereotipi obsoleti, come quello dell’ormai inflazionato “big black bamboo”. È un’affermazione che si basa su una visione riduttiva della diversità, e il momento in cui la tentatrice esclama “Ho visto bene? Lei guardava nelle parti basse?” appare davvero inopportuno. Quella di ieri sera è sembrata più una parodia di un format già di per sé controverso.

Allargando la discussione, è opportuno annotare come Mediaset stia cercando di adottare un approccio più progressista nella costruzione culturale di questo Paese, tentando di archiviare il trash per dare spazio a contenuti più significativi, come auspica il sogno liberale della famiglia Berlusconi. Eppure, non riesco a capire in che modo Temptation Island possa allinearsi a tale ambizioso obiettivo. Enrico Vanzina, un autorità nel mondo della commedia italiana, ha descritto questo programma come il nuovo cine-panettone, un genere che ha visto un notevole declino negli incassi negli ultimi anni. Personalmente, questa affermazione mi trova d’accordo, ma ammetto che per me i classici cine-panettone con Massimo Boldi e Christian De Sica, così come Jerry Calà e Diego Abatantuono, riescono a suscitare molte più risate.

In conclusione, mentre ci si aspetta un ritorno della creatività in televisione, Temptation Island sembra aver smarrito la sua verve, trasformandosi in un prodotto di bassa qualità e scarsa autorevolezza. Il futuro di questo format è incerto, e i telespettatori meritano un intrattenimento che non si basi su scene scomode e stereotipi superati. Forse è tempo di seminare nuovi legami piuttosto che rimanere intrappolati nei cliché della televisione trash.



Add comment