In una mattina di Pasqua segnata dal dolore nelle tranquille campagne di Corridonia, nella provincia di Macerata, si è consumata una tragedia familiare che ha scosso l’intera comunità. Bruno Cartechini, un anziano di 86 anni, ha posto fine alla vita della sua moglie coetanea, Palma Romagnoli, utilizzando un fucile da caccia di sua legittima proprietà. Subito dopo l’atto, ha rivolto l’arma verso se stesso, tentando il suicidio con un colpo all’addome. Mentre la moglie è morta all’istante, Bruno Cartechini è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Torrette di Ancona tramite elisoccorso, dove attualmente lotta tra la vita e la morte a causa delle gravi ferite riportate.
Questo drammatico episodio si è svolto poco dopo l’alba, in contrada Macina, dove Palma Romagnoli trascorreva i suoi giorni allettata, da qualche tempo afflitta da una malattia degenerativa e da altri gravi problemi di salute. L’allarme è stato dato dal genero della coppia, che risiede al piano superiore della stessa abitazione con la figlia degli anziani. Costui, svegliato dai suoni degli spari, ha immediatamente compreso la gravità della situazione.
La comunità di vicinato si dice “sconvolta” da un gesto così estremo, specialmente perché i due coniugi erano noti per il loro profondo affetto reciproco. “Si amavano tantissimo. Lui non sopportava di vederla soffrire”, hanno commentato i vicini, cercando di trovare una spiegazione a un atto così disperato. Le indagini, condotte sotto la guida del sostituto procuratore Claudio Rastrelli e con il supporto del nucleo investigativo dei carabinieri di Macerata, si orientano verso l’ipotesi di un omicidio dettato dalla disperazione, fronte alle condizioni di salute sempre più critiche della moglie, divenute “insopportabili” per Bruno Cartechini.
La Procura di Macerata ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, mentre la comunità cerca di venire a patti con l’accaduto, un evento tragico che getta ombre su temi dolorosi come la malattia, la vecchiaia e la gestione del dolore. La tragedia di Corridonia rimane un triste promemoria della fragilità umana e della complessità delle dinamiche familiari e affettive, soprattutto nelle fasi più critiche della vita.
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