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Sinner: «Doping? Ho avuto poche ore di sonno per giorni. Ho celebrato con hamburger e patatine»



Jannik Sinner, il primo atleta italiano nella storia del tennis maschile a conquistare gli US Open, ha deciso di prendersi un periodo di riposo dopo la faticosa stagione. «Abbiamo bisogno di almeno tre o quattro giorni di pausa, dato che è stato un periodo complesso», ha dichiarato. Si prevede che rimarrà ancora a New York per partecipare a eventi legati al suo sponsor Gucci, in concomitanza con la Fashion Week, ma ha confermato che domenica sarà a Bologna per sostenere la nazionale italiana nella sfida contro l’Olanda, un’importante partita del terzo turno della Coppa Davis.



Sinner ha recentemente parlato della sua esperienza con il pubblico. Le settimane precedenti agli US Open non sono state semplici. Ha avuto dubbi sul fatto che i tifosi potessero risultare indifferenti nei suoi confronti.

«Non avevo certezze, ero preoccupato. Invece il loro supporto è stato straordinario», ha commentato. «Durante il torneo a New York, c’erano molti americani venuti per sostenere Fritz, ma il pubblico è stato equilibrato, entusiasta, specialmente visto il peso dell’evento. Ho notato anche molti fan che si sono schierati dalla mia parte all’Arthur Ashe».

Riguardo al supporto ricevuto, Sinner ha affermato: «Sento il calore dei miei tifosi anche se resto concentrato sulla competizione. Ma è bello sapere che mentre combatto in campo, molte persone in Italia stanno seguendo ogni punto. È davvero una delle esperienze più appaganti».

Quest’anno Sinner e Alcaraz hanno entrambi conquistato due titoli Slam, segnando una significativa transizione dopo l’era dei leggendari Big 3 (Djokovic, Federer e Nadal), durata molti anni. Pur non avendo l’ambizione di definirsi i nuovi “Big 2”, Sinner riconosce che «Stiamo assistendo a un cambiamento. È difficile fare previsioni definitive dopo solo una stagione, ma sono felice di essere parte di questo cambiamento», ha rivelato con un sorriso. «Ci sono anche altri tennisti di talento in ascesa, e il ritiro di Roger ha cambiato il panorama. Rafael è da monitorare, mentre Nole avrà ora una maggiore fiducia».

L’anno di Sinner è stato davvero straordinario. Su un totale di sessanta incontri, ha subito solo cinque sconfitte, di cui quattro dovute a problemi di salute legati a un’inchiesta sul doping. Ripensando a quei momenti, il tennista ha espresso: «Farei di certo scelte diverse riguardo alle partite perse. Fonti di stress come la notizia del mio malessere e la mancanza di sonno hanno reso tutto più difficile, ma credo che quell’esperienza mi abbia maturato».

Sinner ha sottolineato l’importanza della preparazione e della gestione delle pressioni extra-sportive. «Avere un buon team e persone fidate che ti sostengono è fondamentale. Non voglio compromettere la mia identità. Ho faticato molto per raggiungere questo livello, e per rimanere qui sono consapevole che ci sarà bisogno di ulteriori sacrifici».

Infine, Sinner ha riflettuto sull’importanza del destino nella sua vita. «Credo che se si è delle brave persone, alla fine la vita ti ripaga positivamente. A volte mentre guido in città come New York o Miami, mi chiedo quali storie possano avere le persone che incontro. Un po’ credo nel destino, sia quando ci porta cose belle sia quando affrontiamo difficoltà».

Un momento toccante è stato quando ha dedicato la sua vittoria a zia, un gesto che è scaturito spontaneamente. «Non mi preparo mai discorsi in anticipo. In quei secondi, consapevole di quanto fosse importante, ho sentito la necessità di esprimere quello che provo per lei e per l’impatto che ha avuto nella mia vita».



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