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Simone Roganti ci ha lasciato a soli 21 anni, dolore nel ciclismo: improvviso malore per il giovane runner



Il mondo del ciclismo è profondamente colpito dalla tragica scomparsa di Simone Roganti. Il giovane corridore, appena 21enne, è deceduto ieri sera dopo aver accusato un malore nella propria abitazione. Roganti vestiva i colori della MG Kvis – Colors for Peace ed aveva festeggiato il suo ventesimo compleanno solo il 25 agosto scorso. Secondo quanto riportato da ‘ilpescara.it’, il giovane ciclista si trovava nella sua casa di Spoltore, in provincia di Pescara, insieme ai genitori quando ha avvertito un malore improvviso. Nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, per Simone Roganti non c’è stato nulla da fare.



L’intero universo del ciclismo è in stato di shock per l’accaduto. Si stanno cercando di chiarire le cause che hanno portato al decesso di Roganti, il quale aveva partecipato lo scorso anno al Trofeo Matteotti. Il giovane ciclista lascia nel dolore il padre Fabiano, la madre Alessandra e la sorella Lucrezia. La Federciclismo ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia, con una nota in cui il presidente della Federazione Ciclistica, Cordiano Dagnoni, a nome del Consiglio Federale, dello staff della Nazionale e di tutto il mondo del ciclismo, ha manifestato i sensi del più profondo cordoglio, stringendosi commosso ai genitori e a tutti i familiari per la prematura scomparsa di Simone.

La carriera di Simone Roganti nel ciclismo

Nonostante la giovane età, Roganti aveva già conseguido diversi risultati significativi nel corso della sua carriera. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, nelle ultime due stagioni aveva militato con la UM Tools D’Amico. Quest’anno ha ottenuto il secondo posto nella classifica generale del Giro del Veneto e il settimo nella competizione italiana Under 23. Nel 2024, ha partecipato al Giro della Valle d’Aosta, chiudendo al decimo posto.

Inoltre, ha conseguito il nono posto a Poggiana, il trentesimo a Capodarco e nuovamente il nono a Corsanico, proprio nel giorno del suo compleanno. La passione per il ciclismo era stata trasmessa dalla famiglia, poiché anche gli zii Fabrizio e Federico, così come il padre Fabiano, avevano avuto un passato nel ciclismo. Sono stati numerosi i messaggi di cordoglio sui social da parte di team di ciclismo e corridori che si sono uniti alla famiglia in questo momento di grande dolore.



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