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Simona Gusmini, vittima di un incidente sulla A4 mentre si dirigeva al lavoro: una professionista e mamma di tre figli



Una tragica notizia ha colpito la comunità di Albino, dove una stimata infermiera ha perso la vita in un incidente stradale mentre si dirigeva al lavoro.



Si chiama Simona Gusmini, 54 anni, la persona deceduta in un grave incidente verificatosi lunedì pomeriggio lungo la strada statale 671 in Val Seriana, all’altezza di Torre de’ Roveri. Simona era un’infermiera esperta, con oltre 30 anni di servizio nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Bolognini di Seriate, e nella sua vita privata, mostrava una grande passione per le passeggiate in montagna. Era molto amata dai suoi pazienti e colleghi.

La dinamica dell’incidente

Nell’incidente avvenuto il 26 agosto, Simona era diretta al lavoro a bordo della sua Opel. Intorno alle 13, nei pressi dell’imbocco della galleria Montenegrone, per motivi che le autorità stanno indagando, si è scontrata frontalmente con un mezzo pesante proveniente dalla corsia opposta. Dopo l’impatto violento, il camion si è ribaltato. Il conducente del camion, un uomo di 51 anni, è stato trasportato in condizioni critiche all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove attualmente riceve cure per gravi traumi alla schiena e a un arto superiore.

Indagini in corso e funerali

Le indagini sono affidate alla polizia locale, e la Procura ha già aperto un fascicolo per omicidio stradale. I funerali di Simona Gusmini si svolgeranno giovedì 29 agosto alle 15:00 presso la chiesa parrocchiale di Bondo Petello, una frazione di Albino. Avrà un significato speciale per la comunità, che ricorderà i contributi di Simona.

Un ricordo indelebile per colleghi e familiari

«Il suo turno iniziava alle 14, ma arrivava sempre in anticipo», ha condiviso un collega di lavoro, visibilmente scosso dalla notizia. «Ci siamo subito preoccupati quando non si è presentata, era inusuale per lei». Gli operatori sanitari e i medici dell’ospedale di Seriate ricordano Simona come una professionista scrupolosa, rigorosa ma anche estremamente sensibile e generosa, dotata di un’umanità unica. Era una madre affettuosa, e nel suo tempo libero organizzava spesso escursioni con i suoi tre figli: Samuele, Alessandro e Gabriele, tutti giovani adulti tra i 20 e i 30 anni.

Le sue passioni per la montagna e per la natura hanno segnato profondamente la sua vita e quella della sua famiglia. La comunità di Albino, così come i colleghi dell’ospedale, sentiranno a lungo la mancanza di una persona tanto amata e rispettata. Questo tragico evento ci ricorda l’impatto profondo che una vita dedicata alla cura degli altri può avere su chi ci circonda.



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