Green, il dolce gattino di Chioggia, è deceduto a seguito delle violente percosse ricevute dal fidanzato 25enne della sua padrona. La giovane, scioccata dall’accaduto, ha immediatamente lasciato il ragazzo e presentato una denuncia alle autorità. Nonostante gli sforzi incessanti dei veterinari, le condizioni di Green sono peggiorate nella serata di lunedì 9 settembre, culminando in un arresto cardiaco dovuto alle gravi emorragie interne. Nei giorni precedenti, il micio sembrava rispondere bene alle cure, ma la situazione è tragicamente precipitata.
Secondo la denuncia, la ragazza si era assentata per l’intera giornata, affidando al fidanzato il compito di prendersi cura del suo gatto e del cane. Al suo ritorno, ha trovato Green agonizzante e coperto di sangue rappreso, con tracce ematiche anche sul pavimento e sulle pareti. Alla richiesta di spiegazioni, il giovane ha inizialmente affermato di aver colpito il gatto perché aveva sporcato in casa. Solo più tardi ha confessato di averlo aggredito perché era un regalo di un ex fidanzato della ragazza. Una motivazione assurda che ha spinto la giovane a interrompere immediatamente la relazione e a rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto.
La notizia ha suscitato forte indignazione sui social media, dove il nome e la foto del ragazzo sono stati ampiamente condivisi, tanto che gli è stato consigliato di rimanere a casa per evitare possibili ritorsioni. Gabriella Gibin, presidente del comitato Tutela ambiente animali, ha espresso profonda preoccupazione per l’accaduto, sottolineando la necessità di pene più severe per chi si macchia di tali crudeltà. “Fino a quando dovremo assistere a questi barbari gesti verso creature indifese?”, ha dichiarato Gibin, aggiungendo che è indispensabile rendere giustizia a Green e a tutti gli animali che hanno subito simili atrocità.
Un appello per la giustizia
L’episodio di Green ha riacceso il dibattito sulla protezione degli animali, evidenziando l’urgenza di inasprire le sanzioni per chi maltratta e uccide gli animali. La comunità si è stretta attorno alla giovane proprietaria, offrendo supporto e solidarietà. È un momento di riflessione per tutti, un invito a considerare la gravità di gesti che, oltre a causare sofferenza agli animali, rivelano una pericolosità sociale che non può essere ignorata. La storia di Green diventa così un simbolo della lotta contro la violenza sugli animali e un monito affinché simili tragedie non si ripetano.
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