Sciatore in stato di ebbrezza non riesce a tornare a valle: intervengono i carabinieri



Un episodio insolito si è verificato nel comprensorio sciistico delle Dolomiti, dove uno sciatore croato è rimasto bloccato oltre l’orario di chiusura delle piste. L’uomo, visibilmente alterato dall’alcol, non è stato in grado di affrontare l’ultima discesa a valle. A intervenire sono stati i carabinieri di Sesto Pusteria, in servizio sulle piste del comprensorio 3Cime S.p.A., i quali, insieme al personale specializzato, hanno effettuato le operazioni di recupero.



L’intervento è stato complicato, poiché si è reso necessario operare al di fuori dell’orario di apertura degli impianti sciistici. Dopo essere stato messo in sicurezza, lo sciatore è stato condotto a valle senza ulteriori problemi.

Tentativo di evitare la multa con false dichiarazioni

La vicenda, però, non si è conclusa con il semplice recupero. Durante le verifiche dei carabinieri, l’uomo ha cercato di evitare una sanzione dichiarando falsamente di essere un membro delle forze speciali del proprio Paese. L’affermazione è stata rapidamente smentita dagli accertamenti effettuati dagli agenti, che hanno scoperto l’inganno.

Per questo, oltre a dover pagare una multa per abuso di alcol sulle piste da sci, lo sciatore è stato denunciato per false dichiarazioni a pubblico ufficiale. Il gesto ha destato scalpore non solo per la sua gravità, ma anche per la mancanza di rispetto nei confronti delle autorità e del personale coinvolto nel recupero.

L’importanza della sicurezza sulle piste da sci

L’episodio avvenuto in Trentino Alto Adige mette in evidenza i pericoli legati al consumo di alcol in contesti sportivi, in particolare sulle piste da sci. L’abuso di sostanze alcoliche non solo compromette la sicurezza personale, ma rappresenta un rischio anche per gli altri utenti delle piste.

Le autorità locali ricordano che è fondamentale rispettare le regole di comportamento e di sicurezza in montagna, evitando azioni irresponsabili che possano mettere in pericolo la propria vita e quella degli altri. Il caso dello sciatore croato sottolinea anche l’importanza di adottare un approccio rispettoso nei confronti del personale di soccorso e delle autorità.

Il comprensorio 3Cime S.p.A., come tutti gli impianti delle Dolomiti, è dotato di rigidi protocolli di sicurezza che hanno permesso di gestire l’emergenza senza conseguenze gravi per gli altri sciatori presenti. Tuttavia, episodi simili evidenziano la necessità di sensibilizzare gli utenti sulle responsabilità che derivano dall’uso delle piste.

Questo incidente rimarrà un monito per tutti coloro che frequentano le montagne: divertirsi in sicurezza e rispettare le regole sono elementi imprescindibili per godere delle bellezze naturali senza correre rischi inutili.



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