Raffaele Varano, un giovane di 29 anni, ha perso la vita ieri a causa delle gravissime lesioni subite in un incidente mortale avvenuto lungo la Statale 106 ionica. Lo scontro frontale ha coinvolto la moto sulla quale viaggiava insieme alla sua fidanzata di 22 anni e un’automobile. L’incidente è avvenuto nel comune di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio; Varano, residente nel vicino comune di Isca sullo Ionio, è deceduto nel pronto soccorso dell’ospedale di Soverato.
La sua fidanzata è stata trasportata d’urgenza in elisoccorso all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, dove attualmente è ricoverata con prognosi riservata. I carabinieri della Compagnia di Soverato hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente.
In seguito all’ennesima tragedia stradale, il Consiglio Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha annunciato la sua intenzione di costituirsi parte civile nel procedimento penale per la morte di Varano. “La scomparsa di Raffaele Varano – si legge in un comunicato – che ha tragicamente perso la vita il 21 agosto sulla Statale 106, coincide con i funerali di Domenico Orlando, un 26enne deceduto a Pellaro il 15 agosto, non può lasciare indifferenti i membri dell’organizzazione. Raffaele ha perso la vita dopo un impatto con un’auto che si era immessa sulla Statale 106 proveniente da una strada laterale. Un aspetto particolarmente inquietante riguarda il fatto che la visibilità su quel tratto stradale era compromessa dalla fitta vegetazione circostante”.
L’organizzazione ha ricevuto numerosi messaggi dai cittadini, tra cui foto e video, che segnalano le problematiche di sicurezza di quel tratto. “Per questo motivo”, si legge nella nota, “dopo aver consultato l’avvocato della famiglia Varano, il Consiglio Direttivo comunica la volontà di costituirsi parte civile per evidenziare le responsabilità dell’Ente gestore della strada, che avrebbe dovuto garantire una visibilità adeguata, ma non l’ha fatto”.
Inoltre, l’associazione sottolinea che nel 2024 sono già 23 le vittime su quella che viene tristemente chiamata “strada della morte” in Calabria: 10 vittime sono registrate nella provincia di Catanzaro, 8 in quella di Reggio Calabria e 5 in provincia di Cosenza. Il dato demografico è allarmante: 8 vittime sono donne e 15 sono uomini. Più sconvolgente è l’età delle vittime, con 9 persone sotto i 30 anni, 6 tra i 31 e i 45 anni, 4 tra i 46 e i 55, e altre 4 oltre i 56 anni.
“L’emergenza richiede azioni immediate”, concludono, chiedendo la rimozione dei dirigenti dell’Anas Spa in Calabria per manifesta incapacità. Si fa appello anche alla politica calabrese affinché intervenga urgentemente, dato che da anni denunciano lo stato di degrado della Statale 106, che richiede un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria per garantire la sicurezza degli utenti. Le soluzioni urgenti sono necessarie per evitare ulteriori tragedie su una strada già segnata da troppi incidenti fatali.
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