Sardegna, “dove lascio indietro il mondo e il suo frastuono”: la splendida dedica all’isola del cantante Simone Cristicchi



Nel cuore della Bassa Baronia, a Orosei, si trova la storica Casa Guiso, un monumento di immenso valore culturale e storico. Originariamente costruita nella seconda metà del XV secolo, questa affascinante residenza ha visto diverse trasformazioni nel corso dei secoli. Da dimora nobiliare dei Guiso a caserma dei Reali Carabinieri, oggi Casa Guiso ospita un museo che racconta la storia e le tradizioni di un’intera comunità.



La Casa Guiso è un esempio straordinario di architettura storica. Composta da una residenza signorile e da edifici rurali annessi, si sviluppa tra una corte inferiore e una superiore. La residenza ha una forma a L irregolare ed è realizzata in pietra con muri di notevole spessore. Si articola in tre corpi comunicanti: due principali e uno di connessione di forma rettangolare.

L’ala sinistra, conosciuta come la Casa Guiso, presenta solai al piano terra in putrelle e laterizio, travi di ginepro nelle stanze che si affacciano sulla strada e volte a padiglione in cameracanna con centine in legno al primo piano. La copertura è a capanna a due falde e culmina con un’altana sopra la scala principale. L’ala destra, nota come Casa Satta, è caratterizzata da solai e volte a crociera in muratura, volte a botte al piano terra e a padiglione in cameracanna al primo piano. Il corpo di collegamento tra le due ali ha un solaio al piano terra e una volta a padiglione al primo piano.

La pianta della struttura si sviluppa su due piani, con un portico antistante. I muri di cinta sono in pietra e laterizio, il solaio in latero cemento e la copertura è stata rifatta sulla base dell’originale, in travi di ginepro e canne con tegole esterne.

Gli ex magazzini, che un tempo servivano come deposito per vari beni, sono stati integrati nella struttura del museo, mantenendo la loro autenticità e aggiungendo valore storico alla residenza.

Dal 2000, grazie alla generosa donazione di Don Nanni Guiso, la residenza è diventata un museo che ospita una collezione variegata e affascinante. Tra gli oggetti esposti, si trovano piccoli teatrini d’epoca provenienti da tutta Europa, databili dal 1700 fino ai giorni nostri, che riflettono la passione di Don Nanni per le scenografie e le luci teatrali.

Il museo vanta anche una ricca raccolta di disegni della Scuola romana (1930-1945), con opere di artisti illustri come Severini, Scipione, Maccari, Mafai, Guttuso e Cagli. Un’altra sezione importante è dedicata ai libri antichi e rari sulla Sardegna, che offrono uno spaccato della cultura e della storia dell’isola. Non mancano abiti-costume che vanno dal 1880 ad oggi, nonché opere d’arte senesi, che arricchiscono ulteriormente la collezione.

Don Nanni Guiso, conosciuto affettuosamente dai suoi compaesani, ha voluto lasciare un segno indelebile nel suo paese d’origine. Collezionista attento e raffinato, ha trascorso anni a raccogliere e preservare oggetti di grande valore culturale, con l’intento di condividere queste meraviglie con la comunità. La sua donazione ha trasformato la Casa Guiso in un luogo dove la storia, l’arte e la cultura sarda possono essere ammirate e apprezzate da tutti.

La missione di Don Nanni di condividere la sua collezione ha permesso di creare uno spazio dove le tradizioni sarde sono celebrate e preservate. La Casa Guiso è diventata un punto di riferimento per chiunque voglia immergersi nella ricca storia della Sardegna e scoprire le meraviglie della sua eredità culturale.

La Casa Guiso non è solo un edificio storico, ma un simbolo di dedizione alla conservazione culturale. Grazie a Don Nanni Guiso, oggi possiamo esplorare e apprezzare le profondità della storia sarda attraverso una collezione unica di arte, libri e oggetti che raccontano storie di un passato ricco e affascinante. Visitarla è un viaggio nel tempo, un’esperienza che arricchisce il cuore e la mente.



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