Controcopertina

Sara Cantagalli, una bambina di 6 anni, è deceduta a causa di un tumore. Attualmente c’è una campagna di raccolta fondi per realizzare i suoi desideri, ma c’è anche polemica da parte di Selvaggia Lucarelli



Sara Cantagalli non ce l’ha fatta. La bambina di 6 anni di Faenza, che combatteva da tempo contro un tumore, è deceduta domenica 14 luglio. La storia della piccola Sara, e l’impegno dei suoi genitori nella raccolta fondi per lei, aveva toccato il cuore di molte persone. Anche quando le cure erano state sospese, era stata creata una lista dei desideri da realizzare per lei.



«Un abbraccio alla piccola Sara, alla famiglia e a tutti i suoi cari», ha scritto il sindaco di Faenza, Massimo Isola. Anche il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, ha espresso il suo dolore: «A nome di tutta la comunità ferrarese mi stringo nel dolore nell’apprendere la notizia della scomparsa della piccola Sara. La ricorderemo per sempre, felice, vestita da principessa e attorniata da tanto amore, nel suo grande castello».

La raccolta fondi e la polemica

Nei mesi scorsi, con l’interruzione delle terapie, era partita una corsa di solidarietà per esaudire i desideri di Sara. Tra questi, c’era il desiderio di andare a cavallo e diventare per un giorno «una vera principessa». Per questo, Fabbri aveva messo a disposizione della bambina il Castello Estense: a maggio, Sara era stata accompagnata dai figuranti del Palio cittadino, vestiti con costumi rinascimentali.

La campagna di raccolta fondi aveva suscitato anche qualche polemica, ad esempio quando Selvaggia Lucarelli aveva sollevato dubbi. Il padre di Sara aveva risposto spiegando che i soldi, alla morte della figlia, «non resteranno a noi, ma andranno a famiglie bisognose con bambini malati come Sara».

L’intera comunità ha dimostrato grande solidarietà verso la piccola Sara e la sua famiglia. Gli sforzi per esaudire i desideri di Sara mostrano quanto amore e supporto possano fare la differenza anche nei momenti più difficili. Nonostante le polemiche, l’affetto e il sostegno ricevuti sono stati immensi, e la memoria di Sara continuerà a vivere nei cuori di chi l’ha conosciuta e amata.



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