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Sangiuliano in lacrime: «Mia moglie mi esortava a chiudere con Boccia». Le scuse durante l’intervista al Tg1



In un’intervista toccante al Tg1, il ministro Gennaro Sangiuliano ha parlato della sua relazione con Maria Rosaria Boccia, rivelando dettagli personali e chiedendo scusa alla famiglia e al governo.



Gennaro Sangiuliano ha raccontato come ha incontrato la dottoressa Maria Rosaria Boccia all’inizio della campagna elettorale per le elezioni europee, durante un evento organizzato da Fratelli d’Italia a Napoli. La conoscenza è avvenuta grazie a amici comuni, da cui è sbocciata prima un’amicizia e poi un interesse professionale. «Ho notato in lei delle doti organizzative straordinarie e ho deciso di nominarla, a titolo gratuito, come consulente per i Grandi eventi», ha spiegato Sangiuliano.

Il rapporto sentimentale

Successivamente, il ministro ha riconosciuto che il loro rapporto è evoluto in una relazione sentimentale. «Dopo un periodo, mi sono accorto che la nostra amicizia si era trasformata in qualcosa di più profondo. Ho proseguito con la nomina, ma, parlando con alcuni legali e con il mio capo di gabinetto, ho compreso che la situazione avrebbe potuto dar vita a un potenziale conflitto di interessi. Così ho inviato una comunicazione al capo di gabinetto, chiedendo di fermare il processo di nomina per evitare complicazioni».

La voce

Sangiuliano ha anche fatto riferimento a una voce femminile che ha cercato di impedirgli di continuare il percorso di nomina di Boccia. «In una discussione con mia moglie, il suggerimento di interrompere ogni rapporto con questa persona è emerso. È possibile che questa voce fosse la sua, ma non ho prestato attenzione a quella conversazione in modo chiaro», ha dichiarato il ministro, ponendo l’accento sull’importanza di mantenere una comunicazione aperta in famiglia.

Le scuse e le lacrime

Con un forte tono emotivo, Sangiuliano ha chiuso la sua intervista chiedendo scusa: «La prima persona alla quale devo delle scuse è mia moglie, una persona eccezionale che merita il mio rispetto. Chiedo perdono anche alla presidente Meloni per il disagio causato a lei e all’intero governo. Mi scuso, infine, con i miei collaboratori, che si sono trovati coinvolti in questa vicenda del tutto inaspettata». Il ministro, visibilmente commosso, ha concluso con le lacrime agli occhi, sottolineando il peso emotivo della situazione.

La vicenda ha suscitato reazioni contrastanti e forti nelle opposizioni, che hanno interpretato l’intervento come un’invasione della Rai in ambito politico. In questo contesto, il ministro ha palesato la difficoltà di mantenere una separazione netta tra vita privata e professionale. La questione è al centro del dibattito, portando a riflessioni più ampie sul ruolo della politica e sulle relazioni personali in un ambiente spesso critico e sotto i riflettori.



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