Roma, aggredito in metropolitana dai rapinatori per uno zaino mentre va a fare la terapia: il tormento di Mattia



Mattia, un ragazzo di 30 anni in cura per un tumore, è stato brutalmente aggredito e rapinato mentre aspettava la metro B alla stazione Termini di Roma. L’episodio, avvenuto mercoledì 3 luglio, ha sconvolto la vita del giovane, già duramente provato dalla malattia e dalle terapie.



Mattia, residente a Cave, comune dell’area metropolitana di Roma, stava affrontando un viaggio difficile per raggiungere l’ospedale Umberto I e sottoporsi alla chemioterapia. A causa di un guasto all’auto del padre, era costretto a utilizzare i mezzi pubblici, un’esperienza già di per sé stressante per chi combatte contro il cancro.

La brutale aggressione alla stazione Termini

Mentre aspettava la metro B alla stazione Termini, Mattia è stato aggredito alle spalle da un gruppo di borseggiatori. Secondo il suo racconto, è stato colpito con un pugno o una manata, gettato a terra e preso a calci. I malviventi, probabilmente una banda di latinos, lo hanno trascinato sulla banchina nel tentativo di rubargli lo zaino contenente 50 euro e la documentazione clinica.L’aggressione ha avuto gravi conseguenze sulla salute di Mattia, già debilitato dalla malattia. A causa dello stress, è stato ricoverato per una gastroenterite e non ha potuto sottoporsi alla chemioterapia prevista quel giorno.

La denuncia e la richiesta di maggiore sicurezza

Mattia ha denunciato l’accaduto alla polizia, determinato a far luce sull’episodio e a chiedere giustizia. Uno dei suoi aggressori sarebbe già stato individuato, ma il ragazzo vuole fare sentire la sua voce per mantenere alta l’attenzione sull’emergenza sicurezza nelle metropolitane romane.David Nicodemi, presidente dell’associazione di pendolari “TrasportiAmo”, ha sottolineato l’importanza di affrontare il problema della criminalità nelle linee sotterranee della Capitale, soprattutto in vista del Giubileo, quando le metropolitane saranno ancora più affollate di turisti e pellegrini.

La necessità di soluzioni immediate

L’aggressione a Mattia rappresenta un dramma che non può essere ignorato. La frequenza e la gravità di simili episodi richiedono soluzioni immediate e concrete per garantire la sicurezza dei cittadini e dei visitatori nella città eterna.Mentre Mattia affronta la sua battaglia contro il cancro, la comunità romana deve unirsi per chiedere maggiore sicurezza e protezione nelle proprie strade e nelle proprie metropolitane. Solo attraverso un impegno collettivo e una risposta decisa alle problematiche di criminalità e degrado, sarà possibile restituire a Roma l’immagine di una città accogliente, sicura e all’altezza del suo prestigio storico e culturale.Meta descrizione: Mattia, un ragazzo di 30 anni malato di cancro, è stato brutalmente aggredito e rapinato da una banda di borseggiatori alla stazione Termini di Roma mentre si recava in ospedale per la chemioterapia. L’episodio ha sconvolto la sua vita e riacceso i riflettori sull’emergenza sicurezza nelle metropolitane romane.



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