Fabio Capello critica duramente la prestazione dell’Italia, eliminata dalla Svizzera, mentre Spalletti risponde riconoscendo le carenze e invocando più tempo per costruire la squadra.
Capello e Spalletti: botta e risposta sulla debacle dell’Italia
“Abbiamo perso contro la Svizzera, non contro il Brasile. L’Italia in campo era amorfa. Ma perché non riusciamo a giocare al ritmo degli altri?” Così Fabio Capello, durante una diretta su Sky, ha lanciato il suo affondo contro il commissario tecnico Luciano Spalletti. La replica di Spalletti non si è fatta attendere: “La differenza la fa la freschezza. C’è la possibilità di costruire qualcosa. Sotto il profilo delle qualità individuali qualcosa ci è mancato. La responsabilità è sempre la mia. Qualche partita in più mi avrebbe potuto aiutare a fare delle scelte”.
Critiche pesanti: l’analisi degli esperti
Capello ha proseguito il suo attacco sottolineando le lacune tecniche degli azzurri: “Non c’era ordine, la squadra era sparpagliata per il campo. Spalletti ha sopravvalutato la rosa. Ai nostri giocatori mancano qualità e dinamismo”. Anche Paolo Condò ha espresso il suo disappunto, definendo la prestazione un vero e proprio “naufragio” e una “umiliazione”. Fabio Caressa, d’accordo con Condò, ha aggiunto: “Non può essere questo il livello della nostra Nazionale”. Durante la diretta, ha rivelato che i telecronisti austriaci erano scioccati dal fatto che l’Italia non abbia mai tirato in porta nei primi sessanta minuti di gioco.
La partita contro la Svizzera, trascinata da Xhaka, ha visto una dominanza totale degli avversari. L’Italia ha mostrato una grande confusione in campo, cambiando uomini e moduli senza trovare una configurazione efficace. Beppe Bergomi ha evidenziato un punto cruciale: “Se convochi 10 difensori, pensi di giocare a tre dietro, invece quel modulo si è visto solo nella partita con la Croazia”.
Le giustificazioni di Spalletti
Spalletti, ai microfoni Rai, ha attribuito parte della colpa alle condizioni fisiche dei giocatori, il caldo e la stanchezza, ribadendo che il tempo avrebbe potuto aiutare a fare delle scelte migliori. Tuttavia, questa giustificazione non sembra convincere gli esperti né i tifosi, che si aspettavano molto di più dalla Nazionale.
Il futuro della Nazionale Italiana
Con questa eliminazione, l’Italia si trova a dover affrontare una profonda riflessione sul futuro della squadra e sulle scelte tecniche da fare. La pressione su Spalletti aumenta, e il tempo per trovare soluzioni efficaci si fa sempre più stretto. La speranza è che, nonostante questo duro colpo, la squadra possa rialzarsi e ritrovare la strada verso il successo.
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