Controcopertina

Riapertura indagini per Ciccio e Tore: Madre rivela nome e prove scottanti



Vorrei riportare il racconto toccante di Rosa Carlucci, madre di Ciccio e Tore, due giovani che scomparvero misteriosamente da Gravina di Puglia molti anni fa, solo per essere ritrovati morti due anni dopo. Rosa, una madre segnata dal dolore e dalla perseveranza, ha sempre combattuto per scoprire la verità sulla morte dei suoi amati figli. Tuttavia, oggi il suo grido di dolore è più acuto che mai, mentre la famiglia implora per la riapertura delle indagini.



La Lotta Infinita di Rosa Carlucci

In un’intervista emozionante su “Chi l’ha visto?”, Rosa Carlucci ha condiviso dettagli sconvolgenti sulla vicenda. “Abbiamo prove incriminanti, nuove e rilevanti”, ha affermato con fermezza. “Possediamo nomi e informazioni che pesano molto”. Convinta che i suoi figli siano stati coinvolti contro la loro volontà, Rosa sospetta che qualcuno li abbia costretti a entrare in un cisterna abbandonata, il luogo in cui le loro vite tragiche sono giunte al termine. “Abbiamo persino un nome”, ha rivelato con un tremito nella voce, “non posso perdonare la crudeltà di questa persona nei confronti di Ciccio e Tore“.

La Speranza Rinasce con la Rivelazione del Legale

In un’altra intervista significativa su “Chi l’ha visto?”, l’avvocato della famiglia, Giovanni Ladisi, ha confermato l’invio di una denuncia alla Procura di Bari. “Ci sono indizi che indicano la presenza di qualcuno sul luogo dove i corpi dei bambini sono stati ritrovati”, ha dichiarato. “Dettagli come un pezzo di cartone spostato potrebbero rivelarsi cruciali”. Ladisi ha espresso la speranza che coloro che erano stati interrogati in passato, ora possano decidere di condividere informazioni più accurate e concrete, spinti dalla maturità e dal rimorso.



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