Ospite della trasmissione Ciao Maschio, in onda il 21 settembre su Rai1, Raoul Bova ha condiviso con Nunzia De Girolamo alcuni dei momenti più difficili che ha affrontato. L’attore ha vissuto un periodo devastante dopo la scomparsa, avvenuta a pochi mesi di distanza, di entrambi i suoi genitori, il padre nel 2018 e la madre poco dopo.
La sofferenza per la morte dei genitori è stata prorompente. Infatti, negli anni recenti, Raoul si è trovato a dover fronteggiare una serie di eventi profondamente difficili. Ha rivelato che il dolore della perdita lo ha condotto verso pensieri neri e complicati: “Ci sono momenti in cui sembra di non avere più il respiro, e ci si avvicina a riflessioni poco piacevoli. I miei figli sono stati una vera e propria salvezza in questo periodo.” Ha inoltre osservato: “Diventare padre, mentre ero ancora figlio, mi dava un senso di sicurezza. Tuttavia, chi mi stava accanto in quegli istanti non sempre comprendeva quanto fosse importante per me questa dimensione, volendo vedere solo l’uomo. L’assenza di genitori segna un lutto profondo e difficile da affrontare.”
Bova ha continuato parlando delle conseguenze negative, non solo a livello psicologico ma anche fisico, che la perdita ha avuto su di lui. “Mi sono verificate una serie di disavventure“, ha dichiarato, parlando con Nunzia De Girolamo nella puntata. “Per esempio, mi sono rotto una gamba quasi in modo bizzarro. Può sembrare incredibile, ma una piccola storta ha portato a una frattura della tibia.” Inoltre, la scorsa estate, l’attore aveva reso noto di aver subito un intervento chirurgico al ginocchio, che gli ha impedito di partecipare al Magna Grecia Film Festival in Calabria, dove era atteso. Questi eventi hanno evidenziato quanto il malessere fisico e mentale possano sovrapporsi, rendendo il recupero una sfida ancora più dura.
Negli anni, Raoul ha dimostrato di essere una persona resiliente, affrontando le sue difficoltà con coraggio e determinazione. La sua storia è un richiamo all’importanza del sostegno familiare e dell’affetto dei propri cari in momenti di crisi.
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