La decisione di Rainews24 di trasmettere il video difesa di Matteo Salvini riguardo al caso Open Arms ha sollevato una tempesta di polemiche. Il Comitato di redazione (Cdr) della rete ha dichiarato di essere rimasto sconcertato dalla scelta di mandare in onda un monologo della durata di quasi quattro minuti, in cui il leader della Lega ha risposto alla richiesta di sei anni di carcere da parte della Procura di Palermo per il suo ruolo nella vicenda.
“Il nostro canale è stato ancora una volta utilizzato come un megafono per le dichiarazioni di un’importante figura governativa”, ha affermato il Cdr, diretto da Paolo Petrecca. Hanno espresso la loro preoccupazione per la mancanza di rispetto delle regole giornalistiche. “Chi ha preso la decisione di mandarlo in onda? Cosa ne pensa il direttore Petrecca? È fondamentale che venga dato spazio anche alla controparte in questa storia”, hanno aggiunto i membri del Cdr.
Sul tema è intervenuto anche Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato del gruppo Alleanza Verdi-Sinistra. “La Rai è diventata uno strumento di propaganda per il governo. La messa in onda del monologo di Salvini, senza alcun contraddittorio, viola i principi fondamentali del buon giornalismo e ricorda più il regime di Kim Jong-un della Corea del Nord”, ha commentato Bonelli. Ha annunciato di voler presentare un’interrogazione alla commissione di Vigilanza Rai e di segnalare l’accaduto a Bruxelles. “Dopo il caso dell’ex ministro Sangiuliano, questa occupazione della Rai da parte del governo non rimarrà senza conseguenze. Sto preparando un’interrogazione per la commissione di Vigilanza e notificherò quanto accaduto alla Commissione europea, soprattutto in vista dell’imminente Media Freedom Act previsto per agosto 2025″, ha aggiunto.
Diverse figure della Lega hanno risposto prontamente, accusando il Cdr di polemica infondata. “L’indignazione del Cdr di Rainews24 è sconcertante. In un paese normale, un processo del genere non dovrebbe neanche avvenire, e nessuna redazione chiederebbe censure per commenti tanto significativi”, hanno commentato i parlamentari leghisti in commissione di vigilanza. Hanno inoltre espresso solidarietà ai giornalisti della Rai, che continuano a lottare per esercitare la propria professione nonostante le pressioni politiche.
Vittorio di Trapani, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, ha controbattuto sottolineando che l’attacco al Cdr rappresenta un’inaccettabile offesa alla dignità della Rai. “Questo attacco proviene da un partito, la Lega, che si è reso partecipante della sordida occupazione della Rai, con un CdA scaduto che non viene rinnovato per le beghe interne. Invece di denigrare il sindacato, dovrebbero riflettere sulla loro doppia morale, alla quale assistiamo in piazza con i populisti che richiedono l’abolizione del canone, mentre in Viale Mazzini ci sono solo lottizzatori in cerca di posti”, ha concluso Di Trapani.
La polemica continua a dividere l’opinione pubblica, con molti che osservano con attenzione l’evoluzione della questione e le implicazioni per l’indipendenza dell’informazione in Italia.
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