“Proiettati in alto per metri”, i racconti dei feriti nell’incidente Eni a Calenzano



Un’esplosione devastante ha colpito oggi il deposito Eni di Calenzano, causando almeno due morti e numerosi feriti. La deflagrazione ha scosso l’intera area e ha danneggiato edifici e aziende vicine.



Un testimone, tra i feriti, ha descritto il momento dell’esplosione come se fosse stato investito da un tuono. “Sembrava ci avesse attraversato un tuono”, ha raccontato un uomo di cinquant’anni, che si trovava a circa 100 metri dal punto dell’esplosione. Nonostante la violenza dell’onda d’urto, l’uomo è riuscito a sopravvivere, seppur ferito, e ha dovuto ricevere cure mediche presso il pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano di Prato. “È stata l’esperienza più traumatica di tutta la mia vita. Sono ancora stordito”, ha aggiunto, visibilmente scosso.

Il testimone ha riferito che inizialmente nessuno di loro aveva compreso subito cosa fosse successo, poiché l’esplosione è avvenuta in un istante, senza alcun preavviso. “Non abbiamo capito che cosa fosse successo, perché tutto è accaduto in pochi secondi”, ha spiegato. La forza della deflagrazione è stata tale da far saltare per diversi metri le persone presenti all’interno degli uffici, distruggendo finestre e causando ferite. Altri colleghi dello stesso uomo, che si trovavano con lui in un ufficio nella stessa zona industriale, hanno subito ferite simili.

Altre testimonianze confermano l’impatto violento. “C’è stato un boato, sembrava una bomba, un’onda d’urto. Si sono spaccati i vetri delle finestre e i lampadari”, ha raccontato un altro testimone che lavora in un ristorante a circa 500 metri dalla raffineria. La scena di distruzione è stata condivisa anche da chi si trovava più lontano, con molti testimoni che parlano di vetri in frantumi e una forte scossa che ha scuotuto edifici e attività commerciali.

Oltre al cinquantenne portato a Prato, altre persone sono rimaste ferite, anche se in modo meno grave. Un altro ferito, portato all’ospedale Careggi, ha riportato una ferita sulla fronte e ha confermato l’intensità dell’onda d’urto. “Abbiamo sentito un’onda d’urto da dove c’è stata l’esplosione”, ha dichiarato, precisando che la sua azienda si trovava a circa 300 metri dal luogo dell’incidente.



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